Trieste chiama, Palermo risponde“: i gruppi a sostegno del movimento no green pass del capoluogo siciliano hanno organizzato una manifestazione per esprimere la loro vicinanza ai lavoratori portuali, coinvolti nelle proteste dei giorni scorsi contro la certificazione verde.

Un presidio iniziato intorno alle 17.30 e a cui hanno preso parte circa trecento persone. Agli interventi dei vari relatori, si sono alternati cori e slogan. Alla manifestazione era presente, come nelle scorse settimane, una forte componente cristiano-evangelica. Un elemento messo in evidenza dalle numerose citazioni bibliche e ai santi espresse dai manifestanti sul palco, ma non solo. Qualcuno, ad esempio, si è persino portato un enorme crocifisso alla manifestazione. Un modo decisamente originale per mettere in mostra la propria cristianità.

Francesca Donato: “Basta con questa repressione autoritaria”

Una protesta organizzata dal coordinamento 15 ottobre, movimento nato in corrispondenza dell’entrata in vigore del nuovo decreto del premier Mario Draghi, con cui si imponeva il green pass per lavorare negli uffici pubblici e privati. Manifestazione alla quale era presente anche l’eurodeputata, nonché ex esponente della Lega, Francesca Donato. “Siamo qui per manifestare la nostra vicinanza ai portuali di Trieste. Lavoratori che hanno dato, a tutta Italia, un grande esempio di resistenza, di convinzione e coraggio. Ci hanno messo la faccia e hanno detto quello che pensano, chiedendo il rispetto dei loro diritti”.

Crocifisso manifestazione no green passL’eurodeputata trova delle analogie fra le proteste dei portuali di Trieste e i picchetti organizzati nel capoluogo siciliano. “Anche a Palermo molte persone hanno deciso di protestare in modo pacifico. Un nutrito gruppo di cittadini che vuole soltanto tornare a lavorare. Persone che vogliono tornare a vivere liberamente, senza discriminazioni. Credo che sia il momento per far capire che la gente è stanca delle restrizioni e non accetterà più questo tipo di repressione autoritaria. C’è tanta ingiustizia, soprattutto nei confronti delle classi più deboli”.

Francesca Donato guarda al futuro, chiudendo la porta ad ulteriori restrizione ed aprendo ad un deciso ritorno alla normalità. “Le restrizioni erano comprensibili nei primi tempi della pandemia, quando si era impreparati a combattere il covid. Dopo quasi due anni, continuare a voler tenere in piede questo stato di emergenza, schiacciando i diritti dei cittadini, è una cosa del tutto inaccettabile in una società democratica”.

Il professore Dominici attacca il ministro Lamorgese

La manifestazione No Green Pass segue ideologicamente quelle svolte nelle scorse settimane. Non ultima quella di sabato 16 ottobre, nella quale si sono susseguiti tanti interventi contro il Governo Draghi. Fra questi, anche quello del professore della facoltà di Economia Gandolfo Dominici, anche oggi in piazza a protestare insieme al gruppo anti green pass. “Questa è una manifestazione di solidarietà nei confronti dei lavoratori di Trieste, anche se al momento si attende quale sarà la risposta che il Governo darà alle rivendicazioni dei lavoratori. Spero che Draghi accetterà le richieste, anche se ne dubito. Ma è giusto che a Roma abbiano il tempo di valutare le proposte dei portuali di Trieste”.

No Green Pass a PalermoNon mancano le frecciate al Governo Draghi. In particolare, ad essere oggetto di critica del professore è il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Secondo il docente di Economia, la relazione rilasciata al Parlamento sugli scontri di Roma del 9 ottobre lascia più di qualche dubbio.

“Personalmente parlerò di questo movimento ondulatorio, di cui tanto si parla ed è molto simbolico. Credo che chiunque abbia mezzo neurone in testa possa credere alla ricostruzione che il ministro Lamorgese ha dato in Parlamento”. Perplessità ribadite anche sul palco, dove Gandolfo Dominici ha condotto un intervento propria sulla “teoria del movimento ondulatorio”.

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