Di nuovo scintille tra il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e i giornalisti de “La7”. Il presidente dell’Assemblea siciliana parla di “Giornalismo violento” in un audio diffuso sulla sua pagina Facebook. Così il rapporto tra Miccichè e il canale televisivo si inasprisce ancora di più dopo lo scontro in diretta Tv con il conduttore Massimo Giletti del gennaio 2018. “Non vengo a Non è l’arena manco morto”, aveva dichiarato Miccichè nel corso di una puntata dedicata al tetto per gli stipendi dei parlamentari a Roma e in Sicilia.
Così il presidente siciliano ha denunciato quella che, secondo il suo racconto, sarebbe come una sorta di atto persecutorio nei suoi confronti. “Oggi pomeriggio (ieri ndr) – racconta Miccichè – una giornalista di La7 mi ha chiamato chiedendomi un’intervista. Io, con molto garbo e molta gentilezza, le ho detto che non avevo intenzione di fare interviste, specialmente con questi di La7, cioè Giletti e company”.
Alle 21 il presidente dell’Ars sarebbe tornato a casa ma avrebbe trovato la troupe di La7 pronta ad intervistarlo. “Appena sono entrato nel portone – continua il racconto -, hanno fermato il portone che stavo chiudendo, lo hanno spalancato e sono entrati. Io sono andato via con grande garbo dicendo di non aver voglia di parlare; mi hanno seguito sulle scale, sono praticamente entrati in casa mia e se ne sono andati via soltanto quando li ho minacciati di denuncia se non fossero andati via subito”. “Questo è il giornalismo italiano di oggi – continua così il suo sfogo su Facebook -. Siamo tutti contenti che esista La7. Una violenza simile non si era mai vista. Un giornalismo violento! Questo è davvero un fatto incredibile, sono veramente mortificato per loro”.
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