Le guardie giurate particolari chiedono maggiori diritti e attenzione da parte delle istituzioni. Una categoria di lavoratori che da anni chiede tutela giuridica. A distanza di un anno dal suo primo intervento Stefania Munafò, torna a chiedere alle istituzioni regionali massima attenzione.

La tutela dello status giuridico

Il presidente della Regione Nello Musumeci si faccia portavoce a livello nazionale per la tutela di questi lavoratori e per elevare lo status giuridico della guardia particolare giurata ad agente ausiliare di pubblica sicurezza. E’ questa la richiesta che Munafò torna a ribadire. Tra le esigenze  c’è il rinnovo del contratto nazionale scaduto da anni, un contratto unitario per tutta la categoria e che sia rispettoso della loro professionalità. Non solo questioni economiche ma anche e soprattutto riconoscimenti di status giuridico.

Integrano il lavoro delle forze dell’ordine

Si tratta di una categoria di lavori che durante il periodo pandemico ha continuato a lavorare per garantire la sicurezza in svariate attività. Un comparto, quello delle guardie giurate, che integra e completa, di fatto, in tante situazioni, l’attività delle forze dell’ordine e che garantisce la sicurezza anche nelle grandi manifestazioni. Spesso le guardie giurate sono anche vittime di aggressioni, come avviene negli ospedali. 

“Ruolo cruciale per la sicurezza pubblica”

A oggi risultano incaricati di pubblico servizio, ossia non hanno un riconoscimento di una specifica funzione che ne attesti uno specifico status giuridico. Eppure coprono servizi di sicurezza, solo per fare un esempio, anche negli ospedali, nei Pronto Soccorso e così via. Munafò ricorda che “le guardie giurate, con massacranti turni di lavoro, giocano un ruolo ormai cruciale per la sicurezza pubblica. Dalla vigilanza presso gli aeroporti, i porti, le grandi stazioni ferroviarie o siti d’interesse rilevante come poste, banche. Servizi che li ha visti in prima linea più che mai in questa pandemia. Occorre una riforma che assicuri dignità e valore al comparto della vigilanza privata, la stessa che si sta dando ad altre categorie in cui purtroppo solo di fronte a un’emergenza sanitaria ci si è accorti del loro vero valore e impegno”.