“In bocca al lupo a tutti i nostri ragazzi per la maturità. E a chi è nelle classi intermedie un ‘arrivederci’ al più presto. Noi siamo pronti a ripartire”.

C’è grande emozione nelle parole di Nunzio Maniaci, direttore generale della Lum, il Liceo Università in Villa Mamiani, che ha sede a Palermo in via Filippo Parlatore.

Sono 55 gli studenti della Lum – Liceo A. di Rudinì, degli indirizzi liceo classico e scientifico, che quest’anno si preparano ad affrontare la maturità. Li abbiamo presi ad esempio per raccontare un anno assolutamente ‘eccezionale’ che ha visto la sospensione della didattica tradizionale a causa del Covid19 e un esame senza precedenti. Le scuole hanno chiuso e gli alunni sono stati costretti a proseguire il loro percorso formativo da casa e questo ha cambiato tante cose.

Ma come si sono preparati gli studenti e come si svolgeranno gli esami di Maturità che avranno inizio il 17 giugno?

“La risposta dei nostri studenti – racconta Maniaci – è stata eccezionale. Già all’indomani della chiusura delle scuole i ragazzi erano in piattaforma a studiare. I nostri alunni hanno manifestato grande comprensione ed impegno, anche le famiglie ci hanno ringraziato per essere riusciti a portare a termine i nostri obiettivi didattici”.

Come è ormai noto, le prove scritte quest’anno non si terranno.
“I ragazzi – spiega il direttore della Lum Liceo A. Di Rudinì – sosteranno solo la prova orale in presenza. Presenteranno un elaborato che dovranno discutere davanti a una commissione costituita da docenti tutti interni alla scuola, e che quindi già conoscono gli studenti, ad eccezione del presidente che sarà ‘esterno’. Abbiamo ricevuto dal ministero precise indicazioni, verranno esaminati cinque studenti al giorno, quindi alla Lum gli esami dureranno almeno dieci giorni.
La preparazione agli esami è avvenuta in un clima di grande collaborazione”.

Ma torniamo alla didattica a distanza. Una esperienza definita anche da molti addetti ai lavori fredda e asettica, tacciata addirittura da taluni di essere stata fallimentare.

“In Italia – prosegue Maniaci – c’è sempre grande resistenza al cambiamento. Ogni innovazione viene vista con sospetto. E’ vero che la didattica a distanza non è stata una esperienza semplice, nulla può sostituire il rapporto diretto tra docenti e alunni che si confrontano ogni giorno. Noi abbiamo avuto la fortuna di essere una scuola nella quale i nostri ragazzi sono già abituati alle nuove tecnologie. Per noi è stato più semplice di altre realtà e la didattica a distanza ha assolutamente funzionato. Siamo stati la prima scuola in Italia ad attivarla, ma nel nostro Paese c’è sempre un ‘ritardo’ rispetto al resto del mondo e una certa resistenza verso la realtà online.
Dobbiamo guardare alle nuove tecnologie che sempre di più caratterizzeranno il futuro degli studenti. La didattica tradizionale ormai non è più in linea con i tempi, i ragazzi sono dei nativi digitali. Questo bisogna comprenderlo”.

Nuove tecnologie dunque ma la speranza unanime è che si possa tornare presto tra i banchi di scuola. Alla Lum sono già pronti ad accogliere i ragazzi, come annuncia il direttore generale.

“Abbiamo predisposto – dice – tutte le misure di sicurezza indicate dalle circolari ministeriali. Sono già pronti il gel igienizzante e le mascherine per i nostri ragazzi ai quali verrà misurata la temperatura all’ingresso nella scuola. Abbiamo sanificato la struttura e tutti gli spazi di pertinenza. Abbiamo aule abbastanza grandi che ci permettono il necessario distanziamento tra i banchi. Nella aule più piccole sono stati collocati dei pannelli divisori in plexiglass, così come negli uffici. Abbiamo adeguato la scuola apponendo l’apposita segnaletica con le norme anti Covid19″.

“La Lum verrà sanificata prima dell’arrivo dei ragazzi, la mattina, e una seconda volta all’uscita di tutti, compreso il personale che lavora negli uffici. Un’altra cosa importante che abbiamo realizzato è la sistemazione degli spazi all’aperto della scuola, i ragazzi durante la ricreazione potranno stare fuori liberamente senza creare assembramenti in rispetto delle norme anti contagio”.

Il direttore della Lum vuole inviare un messaggio a tutti i maturandi: “Il mondo della scuola è con voi – dice -. Noi vi sosterremo. E’ stato un anno difficile per tutti, ma insieme, dobbiamo chiudere questa importante partita”.

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