Il Comune di Palermo ha scelto il nuovo dirigente dell’Ufficio Teatri, Spettacoli e Coordinamento Eventi. Il sindaco Roberto Lagalla, con determina 189 del 28 dicembre 2023, ha affidato l’incarico al funzionario amministrativo Gaspare Simeti. Il tecnico, classe 1964, è stato selezionato in qualità di “soggetto maggiormente qualificato per ricoprire l’incarico”. Per lui in passato ruoli importanti nell’organizzazione delle precedenti edizioni del Festino di Santa Rosalia. Un lavoro che avrà durata triennale con possibile rinnovo fino alla scadenza del mandato del primo cittadino. Nomina sulla quale però le opposizioni hanno da subito puntato il dito, decidendo di presentare un’interrogazione agli uffici del primo cittadino.

Polemiche dalle opposizioni, presentata interrogazione al sindaco

Un atto ispettivo firmato da tutti e quattordici gli esponenti dei gruppo “Oso”, Progetto Palermo, PD, M5S e Gruppo Misto. I consiglieri comunali hanno chiesto le copie delle determine che hanno portato alla nomina e gli atti presentati dagli altri candidati. Inoltre, le opposizioni hanno chiesto di conoscere “la trasmissione integrale della documentazione prodotta dallo stesso”. Ciò con riferimento “agli adempimenti connessi alla stipula del contratto individuale di lavoro, specificando tra l’altro i titoli di studio e i requisiti in possesso per l’accesso alla dirigenza, i titoli preferenziali dichiarati”, nonchè di tutti “gli atti previsti per legge, che condizionano la procedibilità dell’assunzione saranno stati posti in essere“.

Dopo le polemiche che hanno interessato l’Amministrazione Comunale sul concerto di Capodanno, in particolare durante l’esibizione delle cantante Elodie, si apre un nuovo capitolo che riguarda l’area governata dall’assessore Giampiero Cannella, domani atteso in aula per relazionare in Consiglio Comunale su quanto successo nella notte più lunga dell’anno. In particolare, gli esponenti d’opposizione mettono sotto accusa “la riduzione da 30 a 15 giorni del termine per la presentazione delle istanze a seguito della pubblicazione dei relativi avvisi”. Ciò in quanto, a giudizio degli esponenti di centrosinistra, “limita la valutazione comparativa ai “soli” titoli preferenziali, escludendo – verosimilmente – i titoli connessi ai requisiti per l’accesso alla dirigenza, fissati nel Regolamento degli Uffici e dei Servizi”.

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