Ultimo giro di valzer per la 17ma legislatura dell’Assemblea regionale siciliana. Nel 2022 si vota per rinnovare il parlamento siciliano e per eleggere il nuovo presidente della Regione. Argomento ghiotto per iniziare l’anno a Casa Minutella. Ospiti del talk show sono stati i deputati regionali Alessandro Aricò (Diventerà Bellissima), Antonello Cracolici (Pd), Vincenzo Figuccia (Lega Sicilia per Salvini) e Luigi Sunseri (Movimento Cinquestelle). I parlamentari sono stati intervistati dai giornalisti Manlio Viola (direttore di Blogsicilia.it) e Francesco Bianco (Adnkronos).

Ultimo giro di valzer per la 17ma legislatura all’Ars, Cracolici: “cinque anni sprecati”

Che sia stata una legislatura “infuocata” lo si capisce sin dalle prime battute della puntata. Messa da parte la pausa natalizia, i partiti sono pronti a scendere di nuovo nell’arena per questi ultimi dieci mesi di legislatura. L’appuntamento a Sala d’Ercole è per martedì 11 gennaio, quando alle 16 del pomeriggio suonerà la campanella dell’aula. La prima stoccata è firmata Cracolici. Per il parlamentare del Pd, questa legislatura si conclude con un nulla di fatto: “non abbiamo fatto nulla, sono stati anni di assoluta ordinarietà. Non sono state fatte le norme di cui la Sicilia aveva bisogno e siamo andati avanti tra leggi di bilancio, variazioni e rendiconti. Questa legislatura è stata un’occasione persa. La Sicilia ha bisogno di uno scossone”.

Una situazione che per Cracolici era facilmente prevedibile sin dall’avvio di questa 17ma legislatura. “La legislatura è andata al tappeto sin dal primo giorno – spiega l’esponente Pd – quando Musumeci si è presentato in aula sostenendo di non avere una maggioranza. Hanno tentato di governare la Sicilia fuori dal parlamento. Credo che Musumeci sia il peggiore presidente di sempre della storia siciliana”.  Per Cracolici : “esiste un problema di qualità nella produzione legislativa. Molti testi di legge sono arrivati al voto d’aula con contenuti palesemente incostituzionali. Ho la sensazione che sia stata la scelta di una classe politica che voluto scaricare sugli altri, in questo caso su Roma, le proprie responsabilità”. Il riferimento del parlamentare Pd è all’altissimo numero di norme impugnate dal governo nazionale. Nel 2021 ne sono state impugnate 13 su 26.

Ultimo giro di valzer per la 17ma legislatura all’Ars, Sunseri: “servono riforme dure”

Stesso refrain anche per Luigi Sunseri, deputato del Movimento Cinquestelle. “Alla Regione servono scelte dure e impopolari. Bisogna far capire ai siciliani che si deve rinunciare a quei concentrati di potere che condizionano la vita politica della regione. Non è più il momento degli alibi e delle scuse. Le carenze della Sicilia stanno diventando strutturali. Sarebbe stato necessario un percorso di riforme ma non se ne sono viste. La cifra che spiega lo stato dell’amministrazione regionale è dato dalla vicenda dei piani irrigui per il Pnrr, quasi tutti bocciati dalla cabina di regia del governo nazionale”. Cracolici e Sunseri guardano al 2022 con la stessa prospettiva: il centrosinistra dovrà presentarsi unito di fronte agli elettori, con un progetto chiaro che veda insieme Pd, Cinquestelle e la lista di Claudio Fava.

Ultimo giro di valzer per la 17ma legislatura all’Ars, Figuccia: “Covid ha stravolto tutto”

Gli esponenti della maggioranza rispediscono al mittente le accuse lanciate da Pd e Cinque Stelle. Per Vincenzo Figuccia, “va ricordato che il Covid in questi ultimi due anni ha creato una situazione mai vista prima. Sarebbe sin troppo facile per noi sostenere che abbiamo ereditato una situazione drammatica sul piano economico e sociale dalla precedente legislatura. Ma ora è il momento di fare qualcosa tutti insieme per la Sicilia, prima di tornare alle urne”. Il deputato della Lega ha lanciato una proposta “bipartisan”. “Sappiamo che la situazione è complicata ma, prima di chiudere questa legislatura, sarebbe il caso di fare qualcosa tutti insieme per la Sicilia. Propongo che maggioranza e opposizione concordino quattro punti programmatici da far diventare il cardine del nostro lavoro in questo ultimo anno di lavori parlamentari. Poi, toccherà ai siciliani scegliere il nuovo presidente e il nuovo governo”.

Ultimo giro di valzer per la 17ma legislatura all’Ars, Aricò: “Musumeci ha lavorato benissimo”

A difendere l’operato del governo Musumeci è arrivata la voce di Alessandro Aricò, deputato di “Diventerà bellissima”, il movimento politico fondato dal presidente della Regione Siciliana. Aricò si presenta ai nastri di partenza del 2022 con un invidiabile clean sheet: è lo stakanovista dell’Ars, con 68 presenze su 68 sedute d’aula.  Per Aricò, “Musumeci ha lavorato benissimo. E’ chiaro che avremmo potuto fare di più. Ma se leggiamo con onestà i dati ci accorgiamo che la produzione legislativa della Sicilia è assolutamente in linea con quella delle altre regioni d’Italia”.  “Va fatta una riflessione sul sistema elettorale: chi vince non ha la maggioranza per poter governare con serenità. E’ una situazione che andrebbe risolta, perché l’attuale legge elettorale non consente la formazione di maggioranze solide”.  Secondo Aricò, il presidente Musumeci ha lavorato bene anche nel periodo della pandemia. “Oltre alla gestione della crisi pandemica – continua l’esponente di Diventerà Bellissima – sono arrivati anche riconoscimenti dal mondo della finanza internazionale, che ha alleggerito il rating della Sicilia. Anche rispetto all’utilizzo delle risorse europee, questo governo si è distinto per la capacità di spesa, arrivando a risultati  mai raggiunti prima.

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