• Elezioni Rettore Unipa, si vota domani
  • I due candidati a Rettore sono Massimo Midiri e Francesco Vitale
  • La lettera di Francesco Vitale alla comunità accademica

Si terranno domani le elezioni per il nuovo Rettore dell’Università di Palermo. E’ sfida a due tra Francesco Vitale e Massimo Midiri, provenienti entrambi dalla Facoltà di Medicina.
Sia Vitale che Midiri hanno inviato una lettera alla comunità accademica per fare un appello al voto e spiegarne l’importanza.

Comunicare passione e interesse

Nella sua lettera il candidato Francesco Vitale richiama all’unità. Ecco cosa scrive:
“Dunque ci siamo! martedì, 27 luglio, si vota per eleggere il nuovo Rettore dell’Università di Palermo.
È stato un anno difficile e complicato per tutti. Abbiamo dovuto affrontare incertezze, restrizioni, cambiamenti; imparare nuovi modi di lavorare e gestire i rapporti sociali. Personalmente credo che l’Università abbia dato, in questo frangente così inaspettato, una grandissima prova di sé in tutte le componenti che la strutturano: dagli studenti, costretti a rinunciare al contatto con colleghi e professori ma arrivando comunque con successo alla meta, al Personale Tecnico e Amministrativo che ha visto accrescersi la mole di lavoro riuscendo a riorganizzarsi per garantire le attività, fino ai docenti, capaci di reinventarsi nel ruolo aggiornando rapidamente competenze e tecnicalità continuando a comunicare passione e interesse”.

Una nuova prova di fiducia

“A tutti loro, a tutti voi mi rivolgo adesso per chiedere una nuova prova di fiducia, un gesto di apertura al futuro. Dopo un anno e più di campagna elettorale, condotta nelle forme che tutti abbiamo sperimentato, conoscete ormai me, il mio progetto, la mia squadra di governo. Sapete quanto credo nella coerenza tra ciò che si promette e ciò che si può mantenere; come investo nella cura e concretezza delle soluzioni che propongo. Avete scoperto la mia debolezza nel credere ai sogni, alle intuizioni, alle persone che hanno scelto di accompagnarmi in questo percorso e non mi hanno fatto mai pentire di averlo intrapreso con il massimo impegno”.

Una sfida impegnativa per guidare una macchina complessa

“Perché pensare di esser degni di guidare un Ateneo come il nostro è, ve lo assicuro, impegnativo. Come lo è stato in questi mesi il chiedervi ascolto, collaborazione, fiducia. Per l’enorme carico di responsabilità e aspettativa che ciò implica. Per la difficoltà di conciliare tutti i punti di vista, le aspettative, le differenze, non così profonde ma comunque fisiologiche di una macchina complessa e diversificata come la nostra Università”.

Scegliere e amministrare con ascolto e attenzione

“Se avrò la vostra fiducia dovrò, dovremo nei prossimi anni scegliere tra idee e visioni anche molto diverse.
Ma scegliere è necessario se si vuole amministrare. E per scegliere bene occorre riservare a ciascuno ascolto e attenzione, rafforzando con ognuno quel piccolo, promettente rapporto professionale e umano la cui possibilità ho scoperto in questi mesi. Un rapporto che è stato e dovrà restare sempre tra pari. In un atteggiamento di rispettosa e reciproca fiducia, come è giusto fare con chi non si conosce e si presenta a chiederti di accompagnarlo in un passo così grande”.

L’università del futuro come una famiglia

“Da martedì sera dovremo, tutti assieme, cominciare a lavorare per costruire quell’Università del futuro che io vedo come una famiglia che non abbandona nessuno, un’impresa che fa tesoro delle competenze mettendo a frutto ogni sua risorsa, una comunità che connette altre comunità e realtà altrimenti lontane. Inclusiva, aperta, coraggiosa. Capace di riconoscere e premiare le eccellenze, di incentivare le intuizioni vincenti e di rilanciare progettualità ambiziose, valorizzando ogni figura professionale e scientifica in tutti gli ambiti di ricerca. Un’Università in grado di fare del collegamento tra didattica, ricerca e terza missione il fulcro della rinascita di un territorio, immaginando la Sicilia come terra in cui chiunque potrebbe voler vivere, lavorare, crescere.
Per questo Vi chiedo un voto sincero, libero e convinto. Un impegno a collaborare assieme alla guida della nostra amata casa comune. La Vostra scelta sarà la scelta di noi tutti, perché, ora come in futuro: “Noi” siamo e saremo Unipa. Un caro saluto”.

LA LETTERA DEL CANDIDATO MASSIMO MIDIRI 

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