• “Fiducia nella campagna vaccinale, il Piano Draghi ci convince”
  • Lo dice il governatore siciliano, Nello Musumeci
  • Il presidente della Regione precisa che le vaccinazioni in Sicilia stanno procedendo speditamente
  • Musumeci, ricordando che ci saranno hub vaccinali in tutte le province, indica l’obiettivo: “Essere capillari e veloci”

«Il quadro unitario disegnato dal nuovo piano vaccini voluto dal presidente Draghi ci convince molto. E certamente darà un impulso anche l’autorizzazione imminente al quarto vaccino, quello monodose. La Sicilia si adegua congiuntamente e, pertanto, completate le prenotazioni già attive sui servizi essenziali, si procederà seguendo il criterio anagrafico e di fragilità”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a margine dell’incontro Stato-Regioni, alla presenza dei ministri Gelmini e Speranza.

Alcune questioni irrisolte

Ha aggiunto Musumeci: “Restano ancora alcune questioni irrisolte, come l’utilizzo dei soli vaccini Pfizer e Moderna (allo stato) per le persone con fragilità, vaccini che sono diretti anche ai più anziani. Ma in Sicilia procediamo spediti e voglio mandare un messaggio di fiducia verso la scienza e di impulso alla campagna vaccinale».

Hub vaccinali in tutte le province

«Qui da noi abbiamo una forte collaborazione con la Protezione civile, che dipende dalla presidenza della Regione, con le Forze armate e con il Sistema sanitario. È un modello che sta funzionando e va consolidato. Stiamo lavorando, con impulso dei dipartimenti dell’Industria e della Salute, a varare una ulteriore presenza, oltre quella siracusana, con hub vaccinali in tutte le aree industriali delle nove province. Essere capillari e veloci è il nostro obiettivo più importante», ha concluso Musumeci.

Il piano del governo Draghi

Il governo Draghi intende dare una decisiva accelerata alla vaccinazione di massa, ancora troppo a rilento. Secondo indiscrezioni, l’idea dell’esecutivo è quella di concludere, nel più breve tempo possibile, la vaccinazione di cittadini fragili e over 80 da una parte, forze dell’ordine e personale scolastico dall’altro. Successivamente si passerebbe ad un criterio anagrafico, quindi si proseguirà per fasce d’età decrescenti. Tra le categorie prioritarie i disabili e i caregiver.
Priorità anche per gli over 80 ed alcune categorie professionali come il personale scolastico e le forze dell’ordine ma a queste si aggiungono 5 categorie per età e patologie: è quanto indica la bozza aggiornata del Piano vaccini.
Queste le linee: elevata fragilità (persone estremamente vulnerabili; disabilità grave); persone tra 70 e 79 anni;
persone tra i 60 e i 69 anni; persone con comorbidità sotto i 60 anni (senza la gravità riportata per le persone estremamente vulnerabili); persone sotto i 60 anni.

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