L’ultima vertenza nel call center Almaviva, quella di Sky che vede  rischio circa 260 operatori impegnati in una commessa che a partire dal 30 giugno non sarà riconfermata preoccupa non poco. Una vertenza ‘annunciata’ perchè già a dicembre i sindacati avevano avuto notizia di un calo di volumi pari a – 36% medio nel primo trimestre 2020 che non faceva ben sperare.

La vertenza Almaviva era già sul tavolo sia della Regione che del governo nazionale al fine di trovare soluzioni per un settore, quello dei call center fortemente in crisi dopo l’allarme delle parti sociali sullo spostamento di traffico telefonico verso l’estero dove il costo del lavoro è molto più competitivo.

“Attualmente molte delle partite aperte nel settore dei call center nella nostra città, dipendono dalle scelte che il Governo nazionale farà per promuovere interventi e regole per scongiurare la ricorrente delocalizzazione di numerose commesse. Palermo, in questo settore, vuole puntare sulla transizione digitale e smarcarsi dal tira e molla tra committenti e gestori, per approdare ad una equilibrata prospettiva di sviluppo di cui i call center costituiscano un valore aggiunto. La nuova tensione sociale apertasi in piena pandemia sulla vertenza Almaviva-Sky, deve trovare una soluzione rapida sul tavolo del Ministero del lavoro, con l’applicazione piena ed efficace della clausola sociale ed evitando di alimentare tensioni ed ansie delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti”. Lo dichiarano il sindaco Leoluca Orlando e l’assessora al Lavoro, Giovanna Marano.

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