Speranze per Almaviva. Un tavolo tecnico a Palazzo d’Orléans tra la Regione Siciliana e le associazioni sindacali dei lavoratori sulla vertenza degli addetti del call center apre qualche spiraglio anche se non tanti.

Tamajo “Obiettivo è salvare i lavoratori siciliani che rischiano il posto”

“Abbiamo un unico obiettivo: salvare i lavoratori siciliani che rischiano il posto”, afferma l’assessore regionale alle Attività Produttive Edy Tamajo, che ha partecipato all’incontro, assieme a Marcello Caruso, capo della segreteria particolare del governatore Renato Schifani.

Presenti anche il componente della segretaria particolare dell’assessore Nuccia Albano, Giacomo Scala, il dirigente generale dell’assessorato della Famiglia e del lavoro, Gaetano Sciacca, e i rappresentanti delle sigle sindacali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom-Uil e Ugl Tlc.

I sindacati hanno chiesto aggiornamenti sulla riunione romana a cui hanno partecipato la scorsa settimana il presidente Schifani e l’assessore Tamajo al Mimit con il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso.

“Al ministro – prosegue Tamajo – sta a cuore questa vertenza e, in particolare, il futuro degli operatori siciliani del servizio di pubblica utilità 1500, attivo durante la pandemia. Stiamo lavorando con lui ad una soluzione che dia garanzie ai lavoratori fino alla fine dell’anno. Convocheremo, attraverso l’assessore regionale al Lavoro Nuccia Albano, l’azienda in tempi brevi. La Regione Siciliana è pronta ad adoperarsi per fare una nuova formazione ai dipendenti, purché l’azienda trovi una soluzione occupazionale”.

“Continueremo nostra attività di moral suasion”

E continua: “Continueremo, inoltre, la nostra attività di moral suasion nei confronti di Almaviva ma anche rispetto ad altre aziende che ipoteticamente potrebbero assorbire i lavoratori ad oggi in cassa integrazione. Farò tutto il possibile per quello che compete il mio assessorato e, a nome del governo Schifani, per trovare una soluzione”.

Tornano a protestare i dipendenti Almaviva

Scendono di nuovo in strada i lavoratori di Almaviva a Palermo, questa mattina sit in di protesta davanti all’assessorato regionale al Lavoro di via La Malfa. Al centro della vertenza i lavoratori del servizio 1500, attivato durante la pandemia da Covid19. Sono ancora in attesa di una soluzione definitiva per il loro futuro. Il servizio è stato sospeso e i lavoratori della sede di Palermo, all’incirca 200, sono in cassa integrazione, Soprattutto con forti dubbi per il proprio futuro professionale. Ad oggi infatti, il tavolo ministeriale aperto a Roma non ha dato le risposte sperate.

Il sit in

Il sit in si è tenuto a partire dalle 9. 30 di questa mattina. “Invitiamo tutte le lavoratrici, i lavoratori ed i cittadini palermitani – continuano i sindacati – a partecipare attivamente a tutte le azioni di lotta che il sindacato mette e metterà in campo. Per la difesa dei posti di lavoro nel nostro territorio. La settimana scorsa altra iniziativa con i lavoratori che si sono radunati in un sit-in davanti alla Presidenza della Regione Siciliana, a piazza Indipendenza. Nel contempo il governo regionale è impegnato in un tavolo di confronto a Roma nel corso del quale si è parlato anche del rilancio del polo industriale di Termini Imerese, anch’esso al centro di una lunghissima vertenza.

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