- Alla riunione al Mise, bocciati gli otto progetti per l’area
- La preoccupazione dei sindacati “Programma di cessione servirà ad avere altri 24 mesi di cassa integrazione”
- “Ma si deve trovare in fretta soluzione industriale”
- Il viceministro al Mise Todde “Emersa chiara discontinuità, garantire futuro”
“Bisogna concludere positivamente le operazioni di cessione di Blutec di Termini con soggetti che siano in grado di dare la massima garanzia occupazionale e prospettiva industriale per il territorio termitano”. A ribadirlo sono stati il segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano e il segretario Fim Cisl Palermo Trapani Antonio Nobile e Giacomo Raineri Rsu Fim Cisl Blutec durante l’incontro sulla vertenza Blutec che si è tenuto stamani presso il ministero dello Sviluppo Economico.
Nessuna proposta idonea
Inoltre, le sigle sindacali sottolineano “siamo preoccupati ad oggi nessuna delle otto proposte avanzate non sono state giudicate idonee”. Una vera e propria fumata nera, dunque.
Interruzione del concordato ed amministrazione straordinaria
I sindacati annunciano anche che il Mise ha comunicato ufficialmente l’interruzione del concordato e l’incarico all’amministrazione straordinaria di procedere alla presentazione di un programma di cessione per tutte le realtà di Blutec e Ingegneria Italia.
“Dopo che le otto proposte di interesse che sono state presentate nell’ultimo bando sono state giudicate non idonee a soddisfare i requisiti necessari sia dal punto di vista finanziaria, industriale e occupazionale, bisogna fare presto – osservano –. Il programma di cessione consentirà la possibilità di avere un ulteriore periodo di 24 mesi di cassa integrazione, ma nel frattempo si dovrà procederà in fretta per trovare una soluzione industriale”.
“Sono passati 10 anni senza trovare una soluzione”
Uliano, Nobile e Raineri, aggiungono “siamo fortemente preoccupati, sono passati oltre 10 anni senza trovare una soluzione concreta e positiva della vertenza. Sono stati 10 anni costellati da fallimenti da parte delle massime istituzioni, governo nazionale e Regione, e dell’Agenzia Invitalia”.
Per Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani “è finora mancata una politica industriale chiara che partendo dalle professionalità presenti nell’azienda e dalle potenzialità del territorio sviluppasse azioni mirate a rilanciare l’area termitana. Non è possibile andare avanti con progetti fumosi e inconsistenti, i lavoratori meritano risposte certe”.
Per la Fim Cisl poi “è necessario i chiarire come proseguirà il percorso di confronto, che pretendiamo sia congiunto con le organizzazioni sindacali per trovare una soluzione industriale che garantisca l’occupazione degli oltre 700 lavoratori”.
Chiesti chiarimenti su eventuale ruolo Fincantieri
I sindacati hanno chiesto chiarimenti rispetto le indiscrezioni emerse su un eventuale ruolo di Fincantieri sull’area. “Il governo in merito ha ribadito che tutte le interlocuzioni verranno esaminate con l’obiettivo di costruire soluzioni, che verranno presentate alle organizzazioni sindacali solo quando hanno una loro possibilità concreta e positiva. Dal Ministero dello Sviluppo Economico hanno ribadito la volontà di affrontare diversamente la vertenza Termini Imerese, con incontri sistematici per verificare quali soluzioni industriali da attuare nel sito siciliano. Abbiamo preso atto che non c’erano soluzioni, ora bisogna utilizzare il tempo a disposizione per trovare una soluzione” concludono Uliano, Nobile e Raineri.
La Uilm “Cessione porti a soluzione tutti siti”
“Il piano di cessione di Blutec, che sarà redatto dalla Amministrazione straordinaria nelle prossime settime e comunque entro il termine massimo di sessanta giorni, dovrà prevedere soluzioni per tutti gli stabilimenti, compresi quelli per cui è più difficile trovare un acquirente, a iniziare da Termini Imerese”. Lo dice Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, dopo l’incontro al ministero dello Sviluppo economico.
“Ci è stato comunicato – spiega – che il piano così detto concordatario predisposto dai commissari straordinari non è stato approvato. Come noto si trattava di un piano in cui non avevamo mai creduto e che anzi avevamo più volte contrastato nel merito. Ora però attendiamo di conoscere il piano di cessione e soprattutto la strategia del Ministero per riqualificare il sito di Termini Imerese, nonché gli altri che eventualmente non dovessero trovare un acquirente”.
E conclude: “Pensiamo che si possa partire dall’Accordo di Programma a suo tempo stipulato per Termini Imerese, magari emendandolo e coinvolgendo Invitalia, magari in modo più attivo e responsabile che nel passato. Il piano di cessione ci darà difatti 24 mesi di tempo per trovare finalmente una soluzione industriale, ma si tratterà evidentemente della ultima possibilità che non può assolutamente essere sprecata. Speriamo che si possa volgere lo sguardo a quelle produzioni e a quelle tecnologie che si sta pensando di riportare o di allocare per la prima volta in Europa, in particolare nei comparti della elettronica e della elettrificazione. Il Governo ha 24 mesi per mantenere le promesse fatte in questi anni ai lavoratori e ai cittadini di Termini Imerese, e quindi pretendiamo un confronto più serrato, dove poter avanzare proposte concrete come parti sociali”.
Todde, “Emersa chiara discontinuità, garantire futuro”
“L’incontro di oggi ha rappresentato un passaggio importante e di netta discontinuità rispetto al passato, soprattutto per il fatto di aver portato al tavolo proposte serie, strutturate e credibili”. Lo dichiara in una nota il viceministro allo sviluppo economico Alessandra Todde, al termine del tavolo che si è svolto oggi al Mise.
Alla riunione, presieduta da Todde, hanno partecipato i commissari, le Regione Sicilia, Piemonte, Basilicata e Abruzzo, il Sindaco di Termini Imerese, Invitalia e le organizzazioni sindacali.
Si procederà alla redazione del piano di cessione di Blutec
Durante l’incontro è stato comunicato dai commissari che il piano così detto concordatario non è stato approvato e che pertanto si procederà alla redazione del piano di cessione di Blutec nelle prossime settimane ed entro il termine massimo di 60 giorni. Tale piano dovrà prevedere soluzioni per tutti gli stabilimenti tra cui Termini Imerese. Il piano di cessione garantirà 24 mesi di tempo, attraverso la copertura di ammortizzatori sociali, per definire una soluzione industriale per Termini Imerese.
“Tavolo permanente da convocare ogni mese”
“Ho ritenuto di accettare la richiesta della sindaca di Termini Imerese – continua il viceministro – di istituire un tavolo permanente da convocare ogni mese per condividere la strategia industriale per il sito siciliano e condividere il nuovo piano predisposto dai commissari straordinari con i relativi avanzamenti. L’obiettivo è ragionare sulla vocazione e la competitività del sito per poter costruire un ecosistema che garantisca un futuro a questa attività produttiva rappresentando anche un’occasione di sviluppo per le nuove generazioni del territorio””
E conclude. “Il Mise metterà a disposizione del progetto tutti gli strumenti disponibili. Riconvocheremo il tavolo gli ultimi giorni di ottobre”, conclude Todde.
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