Non cambia lo scenario all’interno dell’area pedonale di via Amari, a Palermo, dove ogni weekend i residenti assistono inermi a numerose violazioni dell’ordinanza comunale. Tante le auto presenti nell’area transennata, con il tutto diretto da un parcheggiatore abusivo che opera indisturbato in zona. Il tutto è stato ripreso da un cittadino in transito sulla strada del centro città durante la serata di sabato 9 aprile.
Via Amari, auto e parcheggiatore abusivo nell’area pedonale
Episodio che ha ricordato il perchè alcuni commercianti e residenti della zona abbiano fatto ricorso sui social all’ironica dicitura “Ramblablabla”. Ciò per constatare le criticità presenti sull’area pedonale che dovrebbe interconnettere idealmente il Porto di Palermo al centro città. Il fatto non è nuovo per via Amari. Problema già documentato circa un mese fa, il 6 marzo, proprio nel tratto compresso fra via Michele Amari e piazza Andrea Camilleri.
Una “rambla”, quella sull’asse fra il Porto e via Roma, al momento soltanto sulla carta. Fra i lavori eterni che stanno riguardando il restyling proprio della piazzetta di fronte all’entrata centrale del Porto e gli interventi che stanno interessando l’opera del collettore fognario, la pedonalizzazione di via Amari è stata realizzata soltanto a metà. Ciò con buona pace di residenti ed attività commerciali che attendono da anni un completamento dell’opera.
Piazza Andrea Camilleri, quasi sei mesi di ritardo sulla consegna
Nelle intenzioni dell’Amministrazione, la “rambla” di via Amari rappresenta il biglietto da visita che i turisti incontreranno una volta usciti dal Porto di Palermo. Un’area che sta vivendo un momento di riqualificazione, attraverso il rinnovamento dell’arredo urbano, e che dovrà essere adornata con panchine ed aree ristoro. Elementi ancora oggi non al loro posto. Un intervento di rigenerazione urbana che servirà per presentare al meglio la città ai turisti che arrivano dal waterfront del capoluogo siciliano. La consegna del cantiere, portato avanti in economia, doveva avvenire entro il 31 ottobre. Data però che non ha trovato riscontro nella realtà, sia per motivi tecnici che per ritardi vari.
I lavori del Comune
Durante un sopralluogo condotto il 3 novembre, il vicesindaco Fabio Giambrone aveva parlato di “quindici-venti giorni” per completare gli interventi. Tempistiche, di fatto, non rispettate. Se prima, a rallentare i lavori del Coime, erano stati gli scavi di alcune ditte private, successivamente i ritardi hanno riguardato il posizionamento di alcuni elementi cardine del progetto. Fra questi la “rosa dei venti”. Struttura sulla quale si sta procedendo al completamento dei lavori propri in questi giorni dopo che, nella scorse settimane, gli operai del Comune hanno provveduto al rifacimento dell’asfalto richiesto da Confartigianato Palermo, ente donatore delle maioliche.
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