“Dopo quasi dieci anni d’attesa si concretizza un’opera che sarà emblematica del rilancio infrastrutturale della Sicilia di questi anni. È stata infatti pubblicata la gara di Rfi per la progettazione e la ricostruzione del viadotto ferroviario fra Caltagirone e Niscemi, infrastruttura il cui crollo, nel 2011, determinò la chiusura della tratta fra il Calatino e Gela.
Vanno a gara lavori per circa dieci milioni che restituiranno nuova vita a una linea ferroviaria fino a oggi dimenticata da tutti ma su cui, negli ultimi tre anni, il Governo Musumeci ha riportato l’attenzione nazionale.
In tale ottica, proprio per rilanciare il treno sulle tratte più periferiche e penalizzate in Sicilia, abbiamo riattivato la Caltagirone-Catania e introdotto il taglio del costo del biglietto. Ora al più presto vogliamo riagganciare alla tratta il percorso fino a Gela. Stiamo lavorando per integrare i 90 milioni, già stanziati dal Cipe ma non bastevoli, per l’adeguamento e la manutenzione straordinaria della tratta, e arrivare a un investimento complessivo da circa 150 milioni di euro”.
Lo dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, a seguito della pubblicazione della gara per la progettazione esecutiva ed esecuzione in appalto dei lavori di ricostruzione del ‘Viadotto al km 326+645 della linea Lentini diramazione — Gela’, connessi con il ripristino della circolazione ferroviaria nella tratta Caltagirone-Gela.
Negli anni numerose le proteste dei residenti del comprensorio. Nel maggio di tre anni fa una delle ultime manifestazioni del comitato Pendolari. Al centro dell’iniziativa il tempo trascorso inutilmente dal crollo delle due arcate del viadotto ferroviario in territorio di Niscemi, contrada Angeli, della linea ferroviaria Caltagirone-Niscemi-Gela, avvenuto l’8 maggio del 2011.
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