Tutti contro il voto segreto nel Parlamento siciliano.

L’ultimo sgambetto

A quasi due settimane di distanza dall’ultimo sgambetto a Musumeci in aula all’ars durante la scelta dei Grandi Elettori, proprio il voto segreto torna sul banco degli imputati. Succede durante l’ultima puntata di Casa Minutella.

Primo confronto pubblico fra i 5 stelle e i loro ex

Per la prima volta in pubblico vengono a confronto il capogruppo dei 5 stelle Nuccio Di Paola che è anche uno dei grandi elettori che da lunedì sarà a Roma per partecipare alla scelta del Presidente della Repubblica e l’ex 5 stelle oggi Attiva Sicilia Sergio Tancredi, che si è molto avvicinato alle posizioni del governo regionale

Un asse Attiva Sicilia – 5stelle per riformare il voto segreto

Ed è proprio a Casa Minutella che nasce un asse tra il Movimento Cinque stelle e  pezzi della maggioranza di governo in Sicilia per riformare il regolamento del “voto segreto” nei lavori parlamentari all’Ars.

La proposta

La proposta è stata lanciata nel corso della puntata di giovedì 20 gennaio del talk show trasmesso su Blogsicilia.it. Tempostretto.it e VideoRegione.

Il deputato di Attiva Sicilia, Sergio Tancredi, ha annunciato la presentazione di una mozione d’ordine per modificare il voto segreto. Il capogruppo dei Cinquestelle, Nuccio Di Paola ha spiegato che su questo tema “il movimento offre la sua disponibilità”

Lo ‘sgambetto’ che offende tutto il Parlamento

Il “voto segreto” è torna al centro del dibattito politico siciliano, dopo lo “sgambetto” al presidente Musumeci, in occasione della nomina dei tre rappresentanti della Sicilia per l’elezione del Capo dello Stato. In quell’occasione, proprio a colpi di voto segreto, il presidente Musumeci risultò soltanto il terzo degli eletti, dopo il presidente dell’Ars Miccichè e il rappresentante scelto dalle opposizioni, il capogruppo dei Cinquestelle, Nuccio Di Paola.

Tancredi

Per Sergio Tancredi (Attiva Sicilia), “il voto segreto serve a nascondersi in modo vile, ma ad oggi è consentito dal regolamento. Sin dall’inizio della legislatura Musumeci ha chiesto la modifica del regolamento per far sì che il voto palese prevalga sul voto segreto. Però, il presidente dell’Ars non ha voluto affrontare la questione”.  Per Tancredi, dunque, la disciplina del voto segreto va modificata, cancellandolo nei fatti e limitandone la possibilità soltanto alle questioni etiche.

Di Paola

Sulla stessa linea d’onda il capogruppo dei Cinquestelle Nuccio Di Paola. “Noi siamo stati da sempre contrari al voto segreto. Sin dalla scorsa legislatura. Su questo tema, e non è una novità, offriamo la massima disponibilità”.

Per Di Paola, che dalla settimana prossima parteciperà all’elezione del Capo dello Stato come “grande elettore” per la Sicilia, non va trascurato il dato politico. “Musumeci ha cambiato idea sul voto segreto – sottolinea – un po’ come Dottor Jekill e Mister Hyde. Nella scorsa legislatura si era scagliato in aula contro l’abolizione del voto segreto. Insomma, cambia idea a seconda della convenienza. Sulla vicenda dei grandi elettori, Musumeci si è sentito ferito nell’onore e così si è sfogato su facebook. Però, il dato concreto è che Musumeci da sempre tende a sottrarsi al confronto con il parlamento”.

L’accordo

I due, però concordano sull’abolizione del voto segreto e Tancredi sottolinea “Sarà la prima volt anche faremo qualcosa insieme come Attiva Sicilia e 5 stelle