Dal centro della Sicilia continua l’azione di sensibilizzazione nei confronti delle Istituzioni romane affinché la Legge che dispone l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia – approvate all’unanimità il 17 dicembre 2019 – venga esitata dai due rami del Parlamento nel più breve tempo possibile.

Tale strumento di politica economica è fondamentale per invertire la tendenza di desertificazione umana ed imprenditoriale delle terre alte della Sicilia.

«Non ci sono impedimenti, quello che chiediamo ai Deputati e ai Senatori eletti in Sicilia – dichiara il comitato promotore – è di essere conseguenziali alle determinazione dei colleghi siciliani. Le aree di montagna della Sicilia hanno bisogno di questo provvedimento, prima che sia troppo tardi».

La presenza al presidio oggi è assicurata dal sindaco di Marianopoli (Caltanissetta), Salvatore Noto e dall’assessore Giuseppe Vullo.

«Innanzitutto vogliamo ancora una volta ringraziare il Comitato promotore, per la tenacia, la perseveranza e la forza con cui stanno, egregiamente, coordinando tutto il lavoro che ha come finalità il riconoscimento delle Zone Franche Montane. – affermano Noto e Vullo – I tempi sono difficili, su questo non ci sono dubbi».

«Oggi – continuano – ci ritroviamo a rincorrere i ritardi di mezzo secolo. Un meridione lasciato allo sbando, con solo iniziative clientelari e assistenzialistiche che, ovviamente, non hanno portato nessuna prospettiva di futuribilità. Chiediamo a gran voce che, di fronte a situazioni di emergenza, vengano attuate misure di emergenza. Le Zone Franche sono un’opportunità per i 132 piccoli comuni della martoriata Sicilia, un’ultima chiamata contro l’inevitabile spopolamento e desertificazione! Il costo per lo Stato, in attesa della definizione degli accordi finanziari con la Regione, è irrisorio rispetto ai benefici che ne deriverebbero. Non c’è più tempo da perdere. Bisogna completare l’iter parlamentare della proposta di Legge, senza se e senza ma».

Gli amministratori dei comuni montani della Sicilia chiedono dunque e aspettano che la legge venga approvata al più presto.

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