Quinto giorno di presidio per il Comitato promotore della legge sulle Zone Franche Montane e per i 132 sindaci dei comuni montani della Sicilia a Irosa (in prossimità dell’A19 che collega Palermo con Catania). Questa mattina in visita al Camper del presidio Lillo Spitale, responsabile CGIL alte Madonie, l’Onorevole Angela Foti, vice presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana.
La battaglia continua al freddo e al gelo, per sottolineare la necessità e l’urgenza che le Camere esitino, nell’immediato, le disposizioni concernenti l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia. Sarebbero un impulso, uno stimolo operativo per le terre alte di Sicilia, da tempo ai margini dei circuiti economici tradizionali con l’aggravante del Covid in questo ultimo periodo.
“A distanza di un anno dall’approvazione della legge voto sulle Zone Franche Montane di Sicilia rimane immutato il sostegno e l’impegno per quello che a maggior ragione oggi, è un atto dovuto verso i territori che maggiormente pagano il peso dell’insularità. – dice Angela Foti – Isole nell’isola, questo sono le terre alte custodi della autentica identità siciliana. Con grande dignità e senso delle istituzioni i sindaci dei comuni interessati alla norma e il comitato promotore chiedono una rapida e non più rimandabile approvazione del testo che prevede un concreto incentivo al lavoro e al contrasto dello spopolamento”.
“La fiscalità di sviluppo e l’applicazione delle norme approvate all’unanimità dall’ARS incentiveranno l’occupazione e saranno una forte attrazione per gli imprenditori, – aggiunge Lillo Spitale – incentivati ad investire nei Comuni di montagna della Sicilia. Il Parlamento esiti le disposizioni attuative, strutturali per il futuro delle aree interne dell’Isola. I resilienti di queste terre non chiedono vantaggi ma diritti di residenza”.
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