Palermo

Ztl notturna contro la movida, è quasi rivolta, il no anche di Confesercenti

“Desertificazione con conseguenti chiusure delle attività commerciali hanno già danneggiato notevolmente l’area interessata dalla Ztl. Se il provvedimento entrerà in vigore anche nelle ore notturne potremo dire addio a pub e ristoranti”.

E’ quanto sostiene Francesca Costa, presidente di Confesercenti Palermo, che dice no alla proposta dell’assessore Giusto Catania e aggiunge: “Bisognerebbe prima accertare se gli obiettivi sulla tutela ambientale e la qualità dell’aria sono stati raggiunti da quando la Ztl diurna è attiva. D’altronde lo scopo principale della limitazione al traffico è questa, invito quindi l’amministrazione comunale a rendere noti i dati prima di dare il via a nuove sperimentazioni che rischiano di dare un ulteriore duro colpo alle imprese palermitane”.

Un aspetto che sottolinea anche il responsabile dell’Area Produzione di Confesercenti, Nunzio Reina: “Se l’obiettivo della Ztl notturna è di limitare la pressione veicolare nelle vie del centro storico perché in via Roma è in vigore quotidianamente il doppio senso di marcia? Una delle principali arterie cittadine è stata trasformata in circonvallazione, in cui decine di negozi hanno abbassato le saracinesche e dove, anche la sera, sarà così impossibile recarsi. Una sperimentazione che non può non camminare insieme ad una maggiore efficienza dei servizi: i parcheggi lungo il perimetro della Ztl non sono sufficienti nemmeno di giorno, i mezzi pubblici non bastano. A pagarne amaramente le conseguenze saranno ancora una volta le imprese. Esistono altri metodi per controllare gli eventuali disagi legati alla movida”.

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“Confesercenti Palermo – aggiunge il vicepresidente vicario e responsabile dell’Area Commercio, Massimiliano Mangano – aveva già evidenziato i danni provocati alle imprese dalla Zona a traffico limitato e aveva chiesto all’amministrazione comunale di inserire nel costo della Ztl diurna, quello corrispondente a due ore di parcheggio sulle strisce blu. Non abbiamo ricevuto alcuna risposta e adesso, si vuole anche avviare la sperimentazione notturna. Insomma, le strade del centro diventeranno delle grandi aree prive di attività, se consideriamo anche che attendiamo ancora la modifica all’articolo 5 del Piano urbanistico commerciale, che consentirebbe l’accesso alle medie strutture”.

 

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