I giudici della Corte di Assise di Siracusa hanno emesso due sentenze di condanna ed altrettante assoluzioni relative all’omicidio di Giuseppe Dezio, avvenuto a Vittoria il 2 febbraio 2016, che ha coinvolto un’intera famiglia. Hanno rimediato una pena a 22 anni ciascuno Alessandro ed Antonino Pepi, fratelli, rispettivamente di 40 e 43 anni mentre sono stati assolti l’altro fratello ed il padre Gaetano. Secondo la ricostruzione dei carabinieri del comando provinciale di Ragusa, ad uccidere la vittima sarebbe stata una coltellata alla gola al culmine di una lite in un fondo agricolo, legata al passaggio lungo una strada interpoderale.
Gaetano Pepi, pur ammettendo di essere l’unico autore dell’omicidio, ha sempre sostenuto la propria innocenza, riferendo di aver agito esclusivamente per legittima difesa del figlio Alessandro, il quale stava per soccombere dinanzi alle coltellate sferrate da Dezio.
Nelle ore scorse, il gup del tribunale di Ragusa ha condannato a 6 anni ed 8 mesi di reclusione Carmelo Chessari, 49 anni, accusato dell’omicidio della madre, uccisa a pugni la madre al culmine di una lite per futili motivi. L’uomo fu arrestato dai carabinieri di Ragusa a seguito dell’aggressione avvenuta tra il 20 ed il 21 aprile del 2019 e fu lo stesso imputato a chiedere soccorso spiegando poi che avrebbe dato solo degli schiaffi alla madre, morta 20 giorni dopo in ospedale.
Una lite motivata dalla circostanza che la madre non gli avrebbe aperto la porta del terrazzo, lasciando fuori il figlio, che dopo essere riuscito ad entrare avrebbe aggredito la donna. Ma l’atteggiamento violento si sarebbe ripetuto ancora una volta fino all’episodio per cui la vittima è morta. Il presunto omicida ha precedenti penali per spaccio di droga ed i sospetti si concentrarono subito su di lui.
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