Fuga di migranti dal centro di accoglienza in contrada Cifali, a Comiso. Sarebbero due gruppi che si sono dileguati, riuscendo ad eludere la sorveglianza ma sono state già organizzate le ricerche da parte delle forze dell’ordine. La polizia sta cinturando una porzione di area per cercare di stringere il cerchio attorno ai fuggitivi: non dovrebbe essere molto difficile rintracciarli in quanto gli stranieri non avrebbero dei punti di riferimento. Insomma, una fuga alla cieca, frutto forse della disperazione. Il problema sono le condizioni di sicurezza in relazione al Covid19 perché al momento non ci sono certezze circa lo stato di salute dei migranti.

Ieri un poliziotto è finito al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento dopo essere stato aggredito da uno dei tunisini che hanno cercato di allontanarsi dal centro d’accoglienza Villa Sikania di Siculiana (Agrigento). Il poliziotto è rimasto ferito. Non è in pericolo di vita, ma ha riportato delle gravi fratture. Nelle prossime ore dovrebbe essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.

Più immigrati sono riusciti ad uscire da Villa Sikania provando a scappare. Il poliziotto – così come hanno fatto per altri migranti in fuga tanti dei suoi colleghi – ha provato a bloccare un tunisino che però ha reagito male e lo ha aggredito.

Nonostante la struttura venga costantemente presidiata il tentativo di fuga non è ne nuovo ne isolato. Ieri i poliziotti, sono stati allertati anche dai residenti che abitano nelle vicinanze, hanno provato a bloccare la fuga. L’agente ferito, un cinquantenne in servizio a Porto Empedocle, ha riportando una frattura al ginocchio. Sembra da una prima ricostruzione che il migrante abbia travolto l’agente di polizia che adesso è stato portato all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento.

Intanto la Ocean Viking, nave di una Ong che incrocia nel Mediterraneo proprio alla ricerca di migranti, ha informato le autorità italiane della dichiarazione dello stato d’emergenza alle 15.25 di venerdì 3 luglio.

A bordo della nave parlano di un rapido peggioramento della salute mentale di alcuni dei migranti a bordo, in particolare di un gruppo di 44 persone per cui l’equipaggio della Ocean Viking ha richiesto un’evacuazione medica senza ottenerla. Tutti i 44 avrebbero espresso l’intenzione di atti autolesionistici minacciando anche i compagni e i membri dell’equipaggio e alcuni di loro vengono indicati anche come ‘a rischio suicidio’. Si tratta solo di una parte dei migranti a bordo della nave che ha effettuato più salvataggi ad iniziare dal 25 giugno e ancora oggi non ha un porto assegnato.

FOTO FRANCO ASSENZA