Saranno eseguiti lunedì i tamponi sugli agenti di polizia entrati in contatto con gli 8 migranti trovati positivi al Covid19. Lo fa sapere il segretario provinciale del Siulp di Siracusa, Tommaso Bellavia, che, insieme ad altri sindacati di polizia, ha criticato la gestione dello sbarco dei 43 stranieri al porto di Augusta. “Le procedure di identificazione sono state eseguite prima dell’esito dei tamponi sui migranti” spiega Bellavia ma è anche vero che gli agenti indossavano tute e mascherine: sebbene i poliziotti siano in isolamento fiduciario non lo sono i loro familiari.

Ma è rovente la polemica sulla vicenda. Rino Piscitello, coordinatore nazionale di Unione dei Siciliani – Sicilia Nazione, il movimento del vicepresidente della Regione, Gaetano Armao, accende i riflettori sui protocolli di sicurezza nelle operazioni di sbarco e polemizza sulla circostanza che i risultati dei tamponi non sono stati attesi a bordo della nave ma nelle ore successive, creando una situazione ad alto rischio per la salute pubblica.

“Qualcuno ha scelto con estrema leggerezza di portare – sostiene Rino Piscitello – gli immigrati in una struttura di Testa dell’Acqua (contrada abitata e nella quale insistono comunque strutture ricettive di agriturismo) nel territorio di Noto e il nome della cittadina barocca è finita su tutta la stampa nazionale come luogo di contagio. Appare evidente che qualcuno a Roma o per conto di Roma ha compiuto errori madornali. Non sappiamo se è stato il Ministro dell’Interno, gli alti dirigenti del Ministero o, per loro conto, il Prefetto di Siracusa. L’unica cosa certa è che qualcuno deve pagare per tali errori che hanno procurato un danno enorme al turismo a Noto e nell’intera Sicilia. Chi ha sbagliato deve essere rimosso dalle sue funzioni”.

“È inaccettabile questa incoerenza -ha detto il presidente di Confcommercio Siracusa, Elio Piscitello -. È stato chiesto tanto ai piccoli imprenditori del nostro territorio e sappiamo bene che in molti non si riprenderanno più. È stata limitata la libertà individuale per un bene superiore, quello della salute, e oggi assistiamo ad una azione inaccettabile che vede, con superficialità, mettere a rischio un sistema distrutto dalla pandemia a causa di una disorganizzazione e inefficienza di chi ha gestito questi sbarchi”.

La Confcommercio bacchetta anche la gestione della comunicazione ma senza far riferimenti il pensiero però salta sui primi commenti del presidente della Regione, Nello Musumeci, che, addirittura, ipotizzò di realizzare una zona rossa.

 

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