Gli agenti della Questura di Ragusa hanno eseguito i respingimenti nei confronti di 98 migranti che si trovavano nei locali dell’Hotspot di Pozzallo. Gli stranieri, che sono risultati negativi ai tamponi dopo la conclusione del periodo della quarantena, erano stati fermati nelle settimane scorse poco dopo essere sbarcati in Sicilia ed immediatamente trasferiti nella struttura per essere sottoposti alle procedure di identificazione.

E’ stato disposto dal questore di Ragusa, Giusy Agnello, il trattenimento di 54 cittadini extracomunitari al Centro per i rimpatri di Roma, Torino e Brindisi, per i rimanenti 44 migranti destinatari del decreto di respingimento, non essendo possibile la permanenza nei centri per i rimpatri,  è stato notificato un ulteriore decreto che dispone l’obbligo di lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni.

Il questore ha richiesto al prefetto di Ragusa di procedere all’adozione di provvedimenti di espulsione con accompagnamento alla frontiera nei confronti di sette cittadini extracomunitari non in regola con le norme sul soggiorno e rintracciati dalla polizia. “Nei confronti dei sette irregolari, non essendo stato possibile il trattenimento presso centri per i rimpatri, è stato notificato un decreto emesso dal Questore di Ragusa che ordina loro di lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni” fanno sapere dal palazzo della Questura.

Il mese scorso, nel Siracusano, gli agenti di polizia di Augusta hanno eseguito 201 respingimenti nei confronti di altrettanti stranieri che si trovavano a bordo della nave per la quarantena Suprema ormeggiata al porto di Augusta. Nel complesso, sono 861 gli stranieri ma per 381 di loro si è chiuso il periodo di isolamento: quei 201, destinatari della misura emesso dal questore di Siracusa, Gabrielle Ioppolo, sono cosiddetti migranti economici. 134 di loro saranno rimpatriati, per gli altri 67 è stato adottato il provvedimento di lasciare il territorio nazionale.

Per i restanti 181 migranti, richiedenti asilo politico, il prefetto di Siracusa, insieme al Dipartimento libertà civili e delle immigrazioni del ministero dell’Interno, ha disposto che siano trasferite nelle strutture di accoglienza.