“Almeno 5 unità di quelli operanti in prima linea e, quindi, a “contatto” con la popolazione detenuta, hanno espletato il turno di 8 ore senza alcuna protezione. Gli altri avevano solo la mascherina usata e visibilmente usurata: un modo come un altro di prendersi in giro da se”. Lo denunciano i sindacati degli agenti di polizia penitenziaria che hanno inviato una lettera sia al direttore del carcere di Augusta, dove i fatti si sarebbero verificati il 24 marzo, sia al prefetto di Siracusa.

“Il malumore che si sta generando – sostengono Sebastiano Bongiovanni (Sinappe), Michele Pedone (Uspp), Angelo Scarso (Fns Cisl) e Francesco Tuzza (Fsa Cnpp) – presso la Casa di reclusione di Augusta tra il personale di polizia Penitenziaria è giunto all’apice. Inaccettabile è l’aver appreso che a tutto il personale è stato imposto di dover riutilizzare per più turni, per più gironi le mascherine c.d. “chirurgiche” o di altro tipo ancor meno efficienti. Inaccettabile ritrovarsi all’avvicendamento del turno con qualcuno che indossa la mascherina sbiadita dai ripetuti lavaggi, qualcun altro più fortunato con una più o meno recente, magari fatta in casa, e altri senza alcun dispositivo di protezione, situazione che sembra non interessare a nessuno”.

Non è la prima volta che i sindacati denunciano l’assenza di mascherine, lo avevano fatto nelle settimane scorse prima che l’emergenza Covid-19 scoppiasse in tutta la sua intensità. Peraltro, proprio qui, nel carcere di Augusta, si è verificata una protesta di un gruppo di 40 detenuti, che non voleva rientrare in cella, dopo la scoperta della sospensione dei colloqui a seguito dei provvedimenti del Governo.

I sindacati hanno presentato delle richieste, tra cui quella di sottoporsi ai tamponi. “Occorre che la direzione si attenga alle disposizioni di legge relative al Covid-19 e s’impegni ad evitare assolutamente assembramenti di personale, ad oggi, purtroppo, ancora verificatisi e a dotare – per ogni turno di servizio – un numero di
dispositivi di protezione (mascherine/guanti) sufficiente per tutto il personale. Inoltre, chiediamo di effettuare il tampone a tutto il personale di Polizia penitenziaria degli istituti della regione Sicilia che quotidianamente hanno contatti diretti o indiretti con i detenuti”.