• A Siracusa tre arresti dei carabinieri nei confronti di tre persone
  • Avrebbero pestato e rapinato un disabile sordo che si è ribellato allo spaccio di droga
  • Questa mattina il blitz della Norm dei Carabinieri

I Carabinieri di Siracusa hanno dato esecuzione a tre provvedimenti di misura cautelare in carcere emessi dal GIP del Tribunale di Siracusa, su richiesta della procura, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili di rapina e lesioni personali. Si tratta di R.D., 33 anni, R.O., 32 anni e A.L., 28 anni.

La feroce aggressione

Alla fine di novembre 2020 una pattuglia intervenne nella popolare zona di via Algeri dove era stata segnalata una violenta aggressione in danno di un ragazzo disabile. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che la vittima, un disabile affetto da sordità, era stata attirata con una scusa nell’androne di una palazzina di via Algeri. Qui il branco l’aveva aggredita con calci e pugni, provocandogli la frattura scomposta del setto nasale. L’aggressione, feroce e cruenta, era stata portata a termine da tutti e tre i soggetti, ma era stata particolarmente violenta da parte di uno dei tre, soggetto fisicamente molto forte ed esperto di arti marziali.

Le indagini del novembre 2020

Le successive indagini hanno permesso di acclarare che la responsabilità del fatto era da imputarsi in capo agli odierni arrestati, soggetti già censurati residenti nelle case popolari di via Algeri, un quartiere tristemente noto come piazza di spaccio, che nello scorso marzo 2021 è stato anche teatro di una massiccia operazione dei Carabinieri terminata con l’arresto di più di trenta persone dedite a un vasto traffico di stupefacenti.

La vittima pestata e rapinata per vendetta

Dopo il violento pestaggio, alla vittima erano stati strappati anche tutti i beni a sua disposizione: un orologio, una collanina e persino l’apparecchio acustico che il malcapitato portava all’orecchio.  Il fatto avrebbe avuto come causa una sorta di vendetta personale: secondo quanto ricostruito dai militari operanti, infatti, la vittima, qualche giorno prima di essere aggredita, si sarebbe lamentata della presenza di un acquirente sotto le palazzine in cui era residente, infastidendo gli spacciatori. Proprio questo motivo, il branco si sarebbe organizzato determinandosi a punire il ragazzo per la sua insolenza, arrivando perfino a umiliarlo per la sua disabilità privandolo dell’apparecchio acustico.

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