“L’Asp di Siracusa ha la metà dei medici necessari previsti dalla dotazione organica. Nonostante questo, è stato aperto il punto nascita di Avola, previsto dalla Rete ospedaliera del 2019, limitato a 4 posti letto”.

Lo afferma il deputato regionale del M5S, Giorgio Pasqua, dopo la chiusura, per mancanza di medici, dell’ambulatorio di Maternità infantile dell’ospedale Umberto I di Siracusa. Secondo l’esponente del M5S, la coperta del personale sanitario è troppo corta e la recente apertura di Ostetricia ad Avola ha esasperato il problema.

L’apertura di Ostetricia ad Avola

“La recente sospensione delle attività ambulatoriali di ginecologia presso l’ospedale Umberto I di Siracusa, disposta giorno 25 dal responsabile del dipartimento Materno Infantile, altro non è che la cartina di tornasole di un problema irrisolto di carenza di personale, problema peggiorato con l’apertura del punto nascita di Avola” dice il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Giorgio Pasqua.

“Personale trasferito da Siracusa ad Avola”

Per il parlamentare regionale del M5S, l’apertura del reparto al Di Maria di Avola ha tolto personale all’Umberto I di Siracusa.

“Parte del personale allocato presso l’ospedale Umberto I di Siracusa – spiega Pasqua – è stato dirottato verso il nuovo punto nascita, determinando lì carenza di personale, poiché a Siracusa sono in servizio 9 medici più il primario su una dotazione di 18, quindi la metà dei medici previsti. Eravamo certi che sarebbe stato impossibile gestire tutti i tre punti nascita della provincia con questa carenza di personale, cosa che la chiusura dell’ambulatorio presso l’Umberto I ha confermato”.

“Fare marcia indietro”

“Adesso, però – esorta Pasqua – è il momento di riflettere: sulla sicurezza della migliore assistenza per madri e nascituri e sulla sicurezza per il personale che rischia, mancando sufficiente personale a garantire turni ben coperti, di soffrire di stress lavoro correlato, specie se si pensa ai legittimi periodi di riposo estivo. Forse è proprio il caso di fermarsi e riconsiderare la scelta ostinata di apertura del punto nascita di Avola, se l’ASP non dovesse riuscire in breve termine a reperire nuove forze lavorative, anche per evitare facili strumentalizzazioni elettorali”.