• Sono stati scarcerati i tre uomini accusati di aver picchiato un disabile
  • La decisione è stata assunta dal gip del Tribunale di Siracusa
  • Sono agli arresti domiciliari

Il gip del Tribunale di Siracusa ha disposto la scarcerazione di Dario Rustico, 33 anni, Orazio Rustico, 32 anni, e Luca Aglianò, 28 anni, siracusani, arrestati circa due settimane fa dai carabinieri per rapina e lesioni personali ai danni di un giovane con una disabilità ad un orecchio.

Accolto ricorso della difesa

E’ stata accolta la richiesta avanzata dal loro legale, l’avvocato Junio Celesti, e così gli indagati sono usciti dalle celle del penitenziario di Siracusa per tornare nelle rispettive abitazioni, agli arresti domiciliari.

La vicenda

Secondo la ricostruzione dell’accusa, il giovane disabile, nell’ottobre dello scorso anno, sarebbe stato attirato con una scusa nell’androne di una palazzina di via Algeri, nel rione della Mazzarrona,  per essere picchiato. Gli sarebbero stati sottratti  un orologio, una collanina e persino l’apparecchio acustico ed a scatenare quell’aggressione, per i carabinieri, la circostanza che la vittima, qualche giorno prima di essere pestata si sarebbe lamentata della presenza di un acquirente sotto le palazzine in cui è residente.

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La posizione degli indagati

Durante la sua deposizione, davanti allo stesso gup del Tribunale in occasione dell’interrogatorio di garanzia al palazzo di giustizia di Siracusa,   Dario Rustico, si sarebbe assunto la responsabilità dell’aggressione, scagionando gli altri  due indagati. In sostanza, al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siracusa, lo stesso che ha firmato le misure cautelari, avrebbe detto che il ragazzo lo avrebbe provocato, urinando in prossimità dell’androne dove si trova il suo appartamento.

Un gesto che avrebbe scatenato la rabbia del 33enne, il quale ha negato di aver rapinato il giovane disabile. Gli altri due, nel corso del loro interrogatorio, avrebbero detto di essersi trovati lì poco dopo l’aggressione, insomma, secondo la loro tesi, non c’entrano nulla.