Solo il 25% dei dipendenti del Comune di Siracusa passerà dal part time al tempo pieno.

Lo denuncia il movimento Civico 4 dopo l’annuncio dell’amministrazione comunale, in particolare dell’assessore alla Risorse, Fabio Granata, su assunzioni full time.

Secondo il leader del movimento, Michele Mangiafico mancano i fondi per assorbire il personale, tranne per  55 persone, suddivisi tra 21 ausiliari del traffico e 34 esecutori amministrativi.

“Con quali soldi?”

Coloro che amministrano la città (ancora per soli 17 mesi) asseriscono che si tratta dei “primi di un processo di stabilizzazione che riguarderà, negli anni a venire, tutti i lavoratori attualmente a tempo determinato”. “Con quali soldi?” si chiede “Civico4”.

Problemi per la futura amministrazione

Secondo il leader del movimento Civico 4 l’attuale amministrazione intende assumersi un impegno che solo la prossima giunta, a partire dal 2023, potrà mantenere.

“E’ evidente – dice  Michele Mangiafico – la volontà di questa amministrazione comunale di “lavarsene le mani” e lasciare all’amministrazione successiva il compito di trovare nuove risorse per la trasformazione da part-time a full- time del contratto di lavoro per 226 persone (281 meno 55)”.

Niente soldi in bilancio

A parere del movimento Civico 4, “nessun provvedimento amministrativo impegna il bilancio sulla trasformazione dei contratti degli altri 226, ma solo dichiarazioni a mezzo stampa, condite con lo zuccherino di qualche ora in più per ammorbidire il dissenso”.

“Nella tabella riportata in delibera, – spiega il movimento – già l’anno 2023 richiama una “economia” di 901.613,33 euro, inferiore alla somma occorrente di 945.920,00 euro per soddisfare la tabella A comprendente le assunzioni che ha deciso di fare l’Amministrazione uscente. Quindi, soldi finiti (l’Amministrazione comunale partiva da economie per 2.088.453,33 euro)”.

“La seconda mistificazione operata dall’Amministrazione comunale uscente – continua Mangiafico – nei confronti del personale part- time è quella di manifestare l’esigenza di figure professionali di profilo più alto, fingendo di non sapere che una quota parte del personale part-time è composto da laureati e da soggetti che svolgono mansioni superiori rispetto a quelle che dovrebbero svolgere per la categoria in cui sono inquadrati”