Il consigliere comunale di opposizione di Avola, Antonino Campisi, boccia la decisione dell’assemblea di eleggere quale presidente del Consiglio comunale, Luca Cannata, sindaco uscente.

L’elezione di Luca Cannata a presidente del Consiglio comunale

Lo ha fatto in aula, nel corso della seduta di insediamento del civico consesso, totalmente nelle mani della maggioranza, che può contare su 22 consiglieri su 24. Campisi, arrivato secondo nella sfida a tre per la carica di sindaco, ritiene che il legame di parentela tra il neo eletto presidente del Consiglio ed il primo cittadino, la sorella Rossana Cannata, rischia di ostacolare l’equilibrio di poteri all’interno dell’ente comunale.

“Scelta inopportuna”

“Nulla da dire sulla persona di Luca Cannata – ha detto il consigliere di opposizione di Avola, Antonino Campisi – ma non posso condividere la decisione dell’assemblea di eleggerlo quale presidente del Consiglio comunale. Non perché non se le meriti ma per ragioni di opportunità politica. Il Consiglio comunale è un organo di controllo dell’attività dell’amministrazione, per cui, ad Avola, accade che il massimo rappresentante dell’assemblea e del Governo della città, siano legati da uno strettissimo vincolo familiare”.

Maggioranza pigliatutto

Campisi ha anche contestato la decisione dell’assemblea di votare come vicepresidente del Consiglio, Salvatore Coletta, anch’esso esponente della maggioranza a sostegno della giunta di Rossana Cannata. “Ho proposto all’aula – dichiara Antonino Campisi – di votare Salvatore Guastella, consigliere di opposizione come me. E’ prassi democratica assegnare all’opposizione una carica ma si è scelta un’altra strada”.

Rischio decadenza consiglieri ed assessori

Campisi ha anche chiesto degli accertamenti nei confronti di tutti i consiglieri comunali e di tutti gli esponenti dell’amministrazione comunale allo scopo di verificare se abbiano pendenze con il Comune di Avola, in particolare debiti per tributi locali non pagati. Qualora emergessero, scatterebbe la decadenza.

“Il Testo unico degli Enti locali prevede – dice il consigliere d’opposizione Antonino Campisi –  che se il consigliere comunale, l’assessore, il sindaco, il vicesindaco e via discorrendo non siano in regola con il pagamento dei tributi con l’ente dove si è stati eletti scatta la decadenza dalla carica pubblica. Ultimamente, ci sono stati dei pronunciamenti così come in alcuni Consigli comunali siciliani si sono già verificati dei casi di decadenza”.