• Due consiglieri comunali di Avola hanno lasciato Fratelli d’Italia
  • Andrea Tinè e Salvatore Guastella non sostengono più l’amministrazione del sindaco Luca Cannata
  • Strappo anche dell’ex assessore Sebastiano Baccio, ormai ex coordinatore della zona sud di FdI
  • L’amministrazione non può contare la maggioranza in Consiglio comunale

Un vero e proprio terremoto politico si è abbattuto ad Avola con l’uscita da Fratelli d’Italia di due consiglieri comunali, Andrea Tinè e Salvatore Guastella. “Una scelta sofferta ma necessaria in quanto delusi profondamente dalla totale indifferenza del partito mostrataci in troppe occasioni ad eccezione di sporadiche apparizioni che casualmente coincidevano con qualche campagna elettorale” fanno sapere i due esponenti politici.

Lo strappo politico

Tinè e Guastella  hanno lasciato la maggioranza  che sostiene il sindaco, Luca Cannata, che, del partito di Giorgia Meloni è un esponente di punta su scala regionale, del resto la sorella del primo cittadino, Rossana Cannata, è deputata all’Ars di FdI. Lo strappo politico da Cannata è soprattutto sancito dall’uscita da Fratelli d’Italia dell’ex  assessore Sebastiano Baccio, ormai ex coordinatore della zona sud, figura importante nello scacchiere politico ed elettorale.

Sindaco senza maggioranza

In Consiglio comunale, al momento, c’è un sostanziale pareggio: 12 consiglieri a sostegno dell’amministrazione e 12 appartenenti all’opposizione. Con questi numeri, sarà arduo il compito del sindaco di governare la città. E’ un fatto, però, che Cannata, nelle ultime settimane, ha perso molti sostenitori, recentemente, infatti, dalla maggioranza si sono chiamati fuori Pinella Dell’Albani, Sebastiano Amato e Gabriele Rossitto, 3 consiglieri comunali del gruppo  “Avola con il Popolo della Famiglia”.

“Cariche di Fdi azzerate”

Tinè e Guastella, oltre a lamentare la carenza di posti letto negli ospedali di Avola e Noto, hanno motivato la loro scelta dal punto di vista politico. “La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la scelta, da parte del coordinamento provinciale di azzerare tutte le cariche del direttivo provinciale e i vari incarichi, avvenuta in seguito all’ingresso nel partito del sindaco Luca Cannata e della sorella Rossana deputato regionale provenienti entrambi da Forza Italia” spiegano Andrea Tinè e Salvatore Guastella.

Inoltre, “dopo aver realizzato un circolo cittadino di “Fratelli d’Italia” e dopo aver contribuito alla formazione del direttivo provinciale soprattutto nella zona sud, dove era stato nominato coordinatore Sebastiano Baccio, non abbiamo ritenuto corretta la scelta di azzerare tutte le cariche dei direttivi senza un minimo coinvolgimento dei sottoscritti che si sono spesi attivamente per un partito che ai tempi del nostro ingresso era al 3% del consenso popolare” dicono i due consiglieri.

“Tagliati fuori”

Nel documento, i due ormai ex consiglieri di Fratelli d’Italia sostengono “che ci saremmo aspettati un più fattivo coinvolgimento alla vita politica del partito e, perché no, anche alle scelte politiche dell’amministrazione comunale e delle numerose iniziative proposte. Formalizzeremo – dicono Tinè e Guastella – la nostra fuoriuscita del gruppo di Fratelli d’Italia nella prima seduta utile del consiglio comunale con la conseguente dichiarazione di indipendenza non sentendoci, al momento, ideologicamente vicini a nessun partito o movimento politico tra quelli presenti nel panorama politico nazionale”.

Replica di FdI Ars

“Non corrisponde al vero quanto affermato dai consiglieri comunali di Avola, Andrea Tinè e Salvatore Guastella, e dall’ex assessore Sebastiano Baccio”. Così il deputato regionale di Fratelli d’Italia, Elvira Amata che, a proposito del sopralluogo nei nosocomi di Avola e Noto, citato dai due consiglieri comunali e dall’ex assessore specifica: “All’epoca non esisteva il Covid che ha stravolto la sanità dell’intera Sicilia, e non solo, imponendo continue chiusure e ripristini di reparti”.

“Ciò nonostante – continua Amata– proprio la zona sud grazie anche all’interessamento continuo di Rossana Cannata è rimasto il presidio di zona che ha tenuto funzionali i reparti e dalla rete ospedaliera e anche dalla successiva rete Covid ha visto incrementare i posti di terapia intensiva e avviare e risolto il contenzioso e i lavori al Pronto soccorso di Avola per 2 mln di euro. Un obiettivo, questo, che si aspettava da tempo e che si sta portando avanti con tutti i limiti e le problematiche emerse con l’emergenza sanitaria, come sta continuando il processo di rifunzionalizzazione della sanità ”.

“Tanti – conclude la parlamentare capogruppo di FdI  – sono inoltre i nuovi traguardi raggiunti dal governo regionale e che ho seguito insieme all’onorevole Rossana Cannata come, solo per citarne alcuni, l’ampliamento tecnologico dei servizi di radioterapia oncologica con la fornitura di un nuovo acceleratore lineare nel presidio ospedaliero Rizza e la realizzazione a Siracusa, di un Dea di secondo livello, per cui l’iter è già in corso”.

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