• La Procura generale di Catania ha ottenuto il giudizio immediato per un ristoratore siracusano
  • L’uomo, Giampiero Riccioli, è accusato di omicidio ed occultamento di cadavere
  • Le vittime sono i due badanti scomparsi trovati poi sepolti nella proprietà dell’indagato

Si sottoporrà al giudizio immediato per omicidio ed occultamento di cadaveri Giampiero Riccioli, il 5oenne ristoratore di Siracusa accusato di aver prima ucciso due badanti campani, Alessandro Sabatino, 40 anni, e Luigi Cerreto, 23 anni,  e poi di aver nascosto le salme sotto il terreno della sua villa, in contrada Tivoli, a Siracusa.

Secondo quanto riportato dall’Ansa, la Procura generale di Catania ha chiesto e ottenuto il processo per l’imputato difeso dagli avvocati, Antonio Meduri e Dario Lombardo, che era stato tratto in arresto nel febbraio scorso.

Udienza il 12 ottobre

Il Gip del Tribunale di Siracusa, su richiesta della Procura Generale di Catania, che ha avocato a sé l’indagine, ha fissato per il prossimo 12 ottobre, dinanzi alla Corte di Assise, il processo a carico di Riccioli, che si trova in carcere. I suoi avvocati, però, potrebbero chiedere il giudizio abbreviato, e quindi il processo si terrebbe dinanzi al Gup in una diversa data. Uno dei fratelli di Alessandro Sabatino ha deciso di costituirsi parte civile nel processo con l’assistenza dell’avvocato Vincenzo Guida del Foro di Napoli Nord.

La vicenda

Secondo la ricostruzione dell’accusa, Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto, dopo aver risposto ad un annuncio di lavoro, lavorarono per alcuni giorni come badanti del padre del cinquantenne, salvo poi litigare con quest’ultimo. All’epoca dei fatti, ci sarebbero stati forti dissapori tra i Riccioli e i due badanti che, appena entrati in servizio, avrebbero notato pesanti maltrattamenti a danno dell’anziano. Proprio questo potrebbe essere il movente dell’omicidio.

Le ricerche

In tutti questi anni, nonostante scavi e ricerche nella zona di contrada Tivoli, non è mai stato trovato nulla riconducibile alla scomparsa delle vittime al punto che la Procura di Siracusa, nei mesi scorsi aveva presentato una richiesta di archiviazione ma la Procura di Catania  ha avocato a se l’indagine sulla scomparsa.

L’esecuzione

Sono state trovate delle fascette di plastica nella porzione di terreno della villa in contrada Tivoli dove sono stati rinvenuti resti umani. Le vittime, da quanto emerge nella relazione del medico legale, incaricato dalla Procura generale di Catania di svelare le cause della morte, sarebbero state uccise a colpi di arma da fuoco.

Secondo questa ricostruzione, ipotizzata dai magistrati e dagli agenti della Squadra mobile di Siracusa, i due sarebbero stati prima legati e poi uccisi: l’assassino avrebbe sparato da dietro, centrando il cranio, come se fosse una vera esecuzione