Un trauma cranico ha stroncato la vita del piccolo Evan, il bimbo di 2 anni di Rosolini per la cui morte sono indagati con l’accusa di omicidio e maltrattamenti la madre ed il convivente della donna, entrambi rinchiusi in carcere. Una conclusione a cui sarebbe giunta la consulente della Procura Maria Francesca Berlich, incaricata di eseguire l’autopsia sul corpo del bambino. Di fatto, è  stato confermato l’esito della prima ispezione sul cadavere di Evan che presentava delle lesioni sul corpo, riconducibili, secondo la Procura di Siracusa e la polizia di Modica, ad un’aggressione.

Nel corso dell’interrogatorio, avvenuto nelle ore successive al decesso, la donna, sentita dagli agenti del commissariato di polizia di Modica, avrebbe svelato l’aggressione ai danni del piccolo. “Ha detto – spiega il Procuratore di Siracusa, Sabrina Gambino- delle condotte violente da parte del convivente” ma gli inquirenti ritengono che ci sarebbero delle sue responsabilità in questa tragedia. Ed a proposito della denuncia del padre del bimbo, il Procuratore di Siracusa, Sabrina Gambino, chiarisce che “è stata presentata a Genova” ma sarebbe stata “dai contenuti generici”.  La salma del bimbo sarà restituita alla famiglia ma un gruppo di residenti di Rosolini sta organizzando una raccola fondi per pagare le spese funebri.

Nelle prossime ore, davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Siracusa si terrà l’udienza di convalida dei fermi dei due indagati.

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