I finanzieri, al termine di un controllo ad Augusta ed in altri Comuni della zona nord del Siracusano nei cantieri edili e nel settore della ristorazione, hanno scoperto 15 lavoratori che lavoravano in nero. Dalle verifiche è emerso che per nessuno di loro era stata comunicata l’assunzione al Centro dell’impiego.

Controlli ad Augusta

Inoltre, in un’azienda che sta conducendo dei lavori nel centro storico di Augusta sono stati individuati 5 lavoratori non in regola, mentre in un ristorante sono stati trovati 4 dipendenti anch’essi mai assunti.

Proposta sospensione dell’attività

In relazione alle violazioni riscontrate, i titolari delle imprese verbalizzati sono stati segnalati all’Ispettorato
territoriale del lavoro e dovranno provvedere alla regolarizzazione dei rapporti lavorativi. In quattro casi, è stata
proposta la sospensione dell’attività, in quanto la forza lavoro irregolare superava il 10% del personale impiegato.
Sono in corso accertamenti di natura fiscale ed amministrativa per la verifica della regolarità nei confronti di
altre posizioni lavorative.

“L’attività eseguita testimonia la costante attenzione riservata dalla Guardia di Finanza al fenomeno del “lavoro
nero” che costituisce piaga per l’intero sistema economico perché sottrae risorse all’erario, mina gli interessi dei
lavoratori, spesso sfruttati, e consente una competizione sleale con le imprese oneste” fanno sapere dal comando provinciale della Guardia di finanza di Siracusa.

Pagamenti senza tracciabilità in un bar

I finanzieri della compagnia di Paternò hanno scoperto, nei giorni scorsi, che in un bar cittadino circa il 50 per cento degli impiegati era irregolare. Sugli 8 dipendenti controllati, ben 3 erano “in nero” e uno di loro percepiva pure il reddito di cittadinanza. Gli stipendiati regolari venivano retribuiti oltretutto con pagamenti in contanti, in contrasto con quanto disposto dalla “Legge di Bilancio 2018” che prevede la tracciabilità delle retribuzioni dei lavoratori.

L’autolavaggio

Un ulteriore controllo effettuato in un autolavaggio sempre a Paternò. Riscontrata anche qui la presenza di 3 lavoratori, vale a dire l’intera forza lavoro a disposizione, tra cui un minorenne. Tutti erano sprovvisti di regolare contratto di lavoro dipendente.

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