La Polizia di Stato ha effettuato un mirato controllo a un ristorante che si trova nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria di Piazza Papa Giovanni XXIII, a Catania. Il controllo, coordinato dal Commissariato Centrale, è stato eseguito dalla squadra amministrativa del Commissariato in collaborazione con personale della Sezione Polizia Ferroviaria di Catania, e con la partecipazione, ciascuno per gli aspetti di specifica competenza, di personale dell’Asp Spresal, dell’Asp Dipartimento Igiene Pubblica, dell’Asp Dipartimento Veterinario, dell’Ispettorato del Lavoro e dell’Ispettore Centrale Repressioni Frodi, al fine di appurare il rispetto di tutte le regole che disciplinano tali attività, incluse quelle volte alla tutela dei lavoratori e dei consumatori.

Lavoratori in nero e altre irregolarità

È stato possibile accertare una serie di gravi violazioni, alcune di carattere penale, altre di natura amministrativa, commesse dal titolare dell’attività. Riscontrata la presenza di tre lavoratori non in regola, con applicazione di una maxi sanzione e la sospensione dell’attività e la presenza di prodotti alimentari senza tracciabilità, che sono stati sequestrati.A ccertate violazioni di natura igienico-sanitaria per mancate procedure HACCP, mancata comunicazione di variazioni strutturali e sospensione dell’uso di un grande deposito proprio per la mancanza di tali requisiti igienico-sanitari e violazioni della normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro come estintori scaduti, vie di esodo bloccate, bombole di gas ammassate in luogo non areato, impianto elettrico in pessime condizioni.

Una struttura abusiva

I poliziotti hanno elevato al titolare sanzioni per un ammontare di circa 60 mila euro e sono state imposte numerose prescrizioni cui il titolare del ristorante dovrà conformarsi nei prossimi giorni. Inoltre, il proprietario aveva installato abusivamente sul suolo pubblico una struttura metallica autoportante esterna, ancorata al marciapiede, all’interno della quale aveva collocato sedie, tavolini e divanetti destinati ad accogliere i clienti in attesa di poter consumare il pranzo o la cena. Lo stesso titolare è stato denunciato in stato di libertà per il reato di invasione di terreni o edifici con conseguente sequestro penale della struttura.

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