Vendevano articoli contraffatti e potenzialmente pericolosi e così la Guardia di Finanza di Ragusa ha sequestrato oltre 18 mila prodotti in 2 negozi cinesi a Vittoria. Inoltre, sono stati individuati 6 lavoratori in nero, 2 dei quali percettori del reddito di cittadinanza mentre un commerciante è stato denunciato per frode in commercio.
Le violazioni
I diversi prodotti, privi delle indicazioni previste dalla norme, come l’etichetta “CE”, le informazioni recanti la provenienza e il paese di origine, le istruzioni d’uso, le relative precauzioni e potenzialmente pericolosi a causa della scarsa qualità e composizione dei materiali, erano pronti ad entrare nelle case degli ignari acquirenti.
Luminarie pericolose
Le luminarie natalizie sprovviste del marchio CE rinvenute in uno degli esercizi commerciali sono state sequestrate e messe a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in quanto costituenti un reale ed elevato pericolo per gli acquirenti, a causa del rischio di possibili incendi.
Le sanzioni
Tutti i restanti articoli potenzialmente pericolosi rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro amministrativo e i
titolari delle attività commerciali sono stati segnalati alla Camera di commercio ai sensi del Codice del consumo
rischiando sanzioni fino a 25.000 euro.
“L’operazione testimonia l’attenzione posta dal Corpo per la tutela della salute e della sicurezza di tutti i cittadini
e per fornire una concreta risposta di legalità agli imprenditori onesti” spiegano dalla Finanza.
Le nuove regole per il RdC
Il reddito di cittadinanza resterà per tutto il 2023 per i non occupabili, per gli over 60 e per chi ha minori a carico. Per tutte le altre “categorie” di percettori, quindi per chi può potenzialmente lavorare, sarà elargito per soli 7 mesi.
E l’indennità sarà corrisposta solo con l’obbligo di accettare un’eventuale offerta di lavoro. E qui si collega un’altra importante novità. Cambierà infatti il criterio dell’“offerta congrua” che sino ad oggi è considerata tale se la proposta di lavoro è in una sede entro 80 chilometri. Oppure se raggiungibile in 100 minuti con i mezzi pubblici. Questa misura però è stata cancellata da un emendamento. Comunque ci saranno dei paletti, come ha fatto intendere il sottosegretario, Claudio Durigon. Saranno però stabiliti a gennaio da un decreto del ministero del Lavoro.
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