• Denuncia del Fsi-Usae sulla somministrazione dei vaccini a Floridia
  • Secondo il sindacato è stato imposto il vaccino AstraZeneca
  • Sono state raccolte le testimonianze degli utenti

Vaccini negati o in alcuni casi imposizione di AstraZeneca nonostante le certificazioni di fragilità. Lo denuncia Renzo Spada, segretario provinciale di un sindacato, la Fsi-Usae, che riferisce di questa vicenda, avvenuta nei giorni scorsi in un centro per la vaccinazione a Floridia, nel Siracusano.

AstraZeneca per i fragili

Secondo quanto afferma il sindacalista, che ha raccolto diverse testimonianze, è capitato che alcuni utenti, nonostante avessero un certificato medico, attestante la propria “fragilità”, sono stati costretti a tornarsene a casa perché, temendo gli effetti negativi del vaccino AstraZeneca, avrebbero rinunciato all’inoculazione. Secondo quanto sostenuto dal sindacalista, in un solo colpo si è persa la possibilità “di vaccinare 150 persone”.

La denuncia

“Chi si era recato al mattino nell’ ambulatorio – dice il segretario provinciale della Fsi-Usae, Renzo Spada – è stato invitato a tornare nel pomeriggio anche senza appuntamento perché le dosi del vaccino c’ erano. Invece di essere accolti benevolmente dal medico di turno – denuncia il sindacalista – visto il periodo particolare che stiamo attraversando e dando seguito a quando indicato fortemente dal Presidente della Regione Nello Musumeci di fare un campagna vaccinale a tappeto, i cittadini si sono visti negare la possibilità del vaccino o in alcuni casi l’ imposizione di AstraZeneca o nessuna inoculazione per chi era senza appuntamento. Ci è stato pure riferito, la non presa in considerazione del certificato del medico di famiglia attestante le patologie del soggetto con criticità”

Mancano le dosi ai medici di base

Il sindacato denuncia anche che “da oltre una settimana ai medici di famiglia, che hanno aderito alla campagna di vaccinazione, non sono stati forniti delle dosi” A Floridia, inoltre,  “i locali ad oggi utilizzati per la vaccinazione, l’Ufficio Igiene,  non sono sufficienti ad ospitare l’utenza”.