• Vaccini a mRna quasi finiti in Sicilia
  • Stop Openday Pfizer e Moderna
  • Da oggi si somministra solo AstraZeneca e Johnson

Raggiunto e superato il target di 50mila dosi di vaccini anti-Covid la Regione torna a spingere su Astrazeneca e frenare sugli altri vaccini. L’adesione alla campagna vaccinale da parte della popolazione è cresciuta ma adesso le scorte di dosi di vaccini a mRna ovvero Pfizer e Moderna  sono finite

Stop Openday Pfizer e Moderna per salvaguardare seconde dosi

Per mettere in sicurezza le seconde somministrazioni delle dosi Pfizer e Moderna programmate la prossima settimana, l‘assessorato regionale della Salute ha disposto la sospensione della modalità Openday per questi due vaccini. Sarà possibile continuare a vaccinarsi senza prenotazione con AstraZeneca e Johnson&Johnson. Chiara l’intenzione di tornare a spingere per l’uso del vaccino del quale ci sono in frigorifero un maggior numero di dosi e che registra resistenze da parte dei pazienti

Si moltiplicano gli Hub nell’isola

Gli hub vaccinali si moltiplicano in Sicilia. Tra i “nuovi arrivati” quello di Cefalù che è partito ieri ed è stato realizzato nei locali del Palazzetto dello sport “Marzio Tricoli” grazie alla collaborazione tra Protezione Civile regionale, Comune e Città Metropolitana. All’interno del centro sono state allestite 16 poltrone vaccinali, oltre alle postazioni per l’anamnesi e per il rilascio delle certificazioni. Una volta a regime, la struttura potrà raggiungere la quota di mille somministrazioni al giorno. Questo ha fatto il paio con l’apertura di quello di Bagheria al Palasport “Dalla Chiesa-Setti Carraro” di giovedì.

A dare, inoltre, una accelerazione alla campagna vaccinale contribuiranno, già dalla prossima settimana, gli hub di prossima apertura ad Acireale, Sant’Agata Li Battiati, Misterbianco e Caltagirone. Una apertura resa possibile grazie al lavoro straordinario della Protezione civile.

Di grande importanza poi il ruolo del management delle aziende ospedaliere e dell’Asp e dei medici di famiglia che hanno un compito doppio: da un lato informare e valutare il paziente e dall’altro somministrare il vaccino nel proprio ambulatorio o nelle strutture messe a disposizione dai sindaci. Anche i primi cittadini sono in prima linea, un punto di riferimento importante per le loro comunità.