I carabinieri hanno aperto un’indagine dopo la denuncia del sindaco di Palazzolo Acreide, Salvatore Gallo, in merito alla scoperta di 36 carcasse di cani trovate in un ambulatorio veterinario nella disponibilità del Comune. “Sono stato informato – ha detto a BlogSicilia il sindaco del Comune del Siracusano – della presenza delle carcasse che si trovavano in delle celle frigorifere. Una scoperta macabra che davvero mia ha lasciato sgomento ma ho subito dato autorizzazione per il loro smaltimento, in ogni caso dovranno essere accertate delle responsabilità”. Sulla vicenda sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale di Siracusa che hanno preso contatti con l’amministrazione comunale in modo da avere più elementi da valutare ed individuare.
In merito alle procedure in caso di decesso di un cane, la legge stabilisce alcuni protocolli: se muore in casa, è necessario portarlo da un veterinario per certificarne il decesso. Se ha un microchip, il veterinario dovrà constatarne la morte e rilasciare un certificato di decesso, da consegnare poi all’azienda sanitaria per provvedere alla cancellazione dall’anagrafe canina. Se il cane muore in un ambulatorio veterinario, il personale deve comunicarlo all’ufficio veterinario dell’azienda sanitaria e contattare una società che si occupa del trasporto e della cremazione. Probabilmente, nella vicenda accaduta a Palazzolo qualche passaggio è saltato, per questo i carabinieri proveranno ad andare a ritroso nel tempo, visto che, secondo quanto sostenuto dal sindaco di Palazzolo ci sono “carcasse risalenti a 15 anni fa”.
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