Il Tribunale di Siracusa ha emesso una sentenza di condanna ed una di assoluzione al termine di un processo in merito ad un traffico di droga.

Condanna a 3 anni e assoluzione

Ha rimediato 3 anni di reclusione Johnny Pezzinga, 21 anni, assolto, invece, Robert Iacono, 22 anni, quest’ultimo difeso dall’avvocato Junio Celesti.

Il laboratorio per il crack

Entrambi, insieme ad un 51enne, che, però, ha scelto un altro percorso giudiziario, vennero coinvolti in una indagine dei carabinieri di Siracusa che, nel corso di una perquisizione, avvenuta nel marzo dello scorso anno in un appartamento in via Epicarmo, scoprirono l’esistenza di un laboratorio per la produzione di crack.

Le richieste del pm

Il pm, a conclusione della sua requisitoria,  aveva sollecitato le condanne a 5 anni per entrambi gli imputati.

Il blitz dei carabinieri

I militari, poco prima del blitz, avevano ricevuto delle segnalazioni in merito a quanto avveniva in quell’abitazione e così si recarono lì per un controllo e verificare se quelle soffiate avessero un fondamento.

La droga cucinata

I carabinieri avvertirono delle voci provenire da una finestra aperta dell’appartamento, nel quale tre uomini avrebbero discusso ad alta voce su come “cuocere” la droga che avevano sul tavolo: “cucinala perché è ancora umida” – “mettila nel tovagliolo così si asciuga” – “fuori si asciuga meglio” – “è ancora solida” come emerge nella ricostruzione fornita dal comando provinciale dei carabinieri di Siracusa.

Il sequestro

Dopo aver fatto irruzione nella casa, i carabinieri rinvennero la droga: furono sequestrati una busta di plastica con all’interno grammi 68,96 di cocaina; un bilancino di precisione per la pesatura delle dosi; materiale vario utilizzato per il confezionamento dello stupefacente consistente in bustine di plastica di colore bianco già tagliate in forma circolare; una bottiglia di ammoniaca da 200 ml, soluzione al 9%, quasi vuota utilizzata per la lavorazione del crack; due coltelli da cucina con evidenti tracce di residui di cocaina. Nel balcone della cucina, fu rintracciato un mestolo con all’interno due pezzi di sostanza stupefacente tipo crack (cocaina cotta) del peso complessivo di 27,30 grammi.