Nel 2018 Silvia Russoniello era stata la candidata a sindaco di Siracusa del M5S ma non riuscì ad arrivare per pochi voti al ballottaggio. Fino al novembre scorso era tra i banchi del Consiglio comunale, poi sciolto, per effetto di una legge regionale, a causa della mancata approvazione dell’assemblea della manovra economica. Si guadagna da vivere gestendo una ludoteca ma dopo il lockdown i suoi affari sono andati a picco e su Facebook ha mostrato tutto il suo disappunto verso il Governo Conte, sostenuto con forza dal M5S.

“Grazie agli “aiuti” del governo e grazie alle “linee guida” specifiche – scrive Silvia Russoniello – per la mia attività (che non esistono, perché per il governo, la mia categoria non esiste), sto chiudendo il mio locale che era anche la mia passione più grande. Qualcuno dei “piani alti” si sta occupando di tutte le Ludoteche e locali per feste che hanno già chiuso o che stanno chiudendo? Vi aspetto con ansia alle prossime elezioni. Oggi sono io che celebro la giornata del Vaffa. P. s. vi direi cosa fare del credito d’imposta, ma abbiate fantasia e lo capirete”.

Ma c’è una grossa bufera attorno al M5S. “Qua si rischia il caos”. E’ questa la reazione dei grillini all’indomani della fuoriuscita di ben cinque deputati, ormai ex grillini, dal gruppo Ars del Movimento 5 Stelle, che hanno deciso di staccarsi, con tanto di polemiche, per creare il nuovo gruppo parlamentare “Attiva Sicilia”. Un addio che ha un peso non indifferente visto che il M5S perde in un sol colpo 5 pedine importanti, tra cui la vice presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana. Altro fatto è che il Movimento 5 Stelle perde in un battibaleno anche i due deputati che rappresentavano la provincia di Trapani. Oltre alle Foti, vanno via anche Matteo Mangiacavallo, Elena Pagana, Sergio Tancredi e Valentina Palmeri.