• Crescono i contagi
  • Paura per gli assembramenti a Canicattini Bagni
  • Il sindaco dispone la stretta, mercato parzialmente chiuso

La paura del contagio è alta nel Siracusano e così alcuni sindaci hanno deciso di imporre delle strette. Tra questi il primo cittadino di Canicattini Bagni, Comune montano, Marilena Miceli, che ha deciso di blindare il mercato del venerdì, riservandolo solo ad alcune categorie.

L’ordinanza

“Considerato il Dpcm del 14 gennaio e l’ordinanza del Presidente della Regione siciliana, al fine di contenere e ridurre i contagi Covid-19, il sindaco di Canicattini Bagni, Marilena Miceli, con propria ordinanza ha disposto la chiusura del mercato settimanale del venerdì nelle giornate del 22 e 29 gennaio 2021. Sono esclusi dal provvedimento le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici”.

Stretta a Sortino

Fino a qualche settimana fa, Sortino, nella zona montana del Siracusano, era un Comune Covid free. Ne andava orgoglioso il sindaco, Vincenzo Parlato, che, però, nelle scorse ore, è stato costretto a firmare un’ordinanza che impone delle restrizioni. “Chiudiamo il cimitero – dice il sindaco – fino al 31 gennaio: sarà, però, consentito ai familiari delle persone decedute di partecipare alla funzione con un massimo di 15 persone. Chiusura, sempre fino al 31 gennaio della villa comunale, mentre in merito al mercato settimanale del venerdì potranno partecipare solo i commercianti del settore alimentare e floreale”.

Scuole aperte a Portopalo

Il sindaco di Portopalo, Gaetano Montoneri, ha annunciato la riapertura delle scuole nel piccolo borgo marinaro a sud di Siracusa. La decisione di chiudere i cancelli degli istituti ricavati nei plessi di via Isonzo-via Carlo Alberto (materna ed elementare) e di via Tonnara (media) era stata motivata non dal numero di contagiati nel Comune, solo 3, ma dalla circostanza che i docenti provengono da territori in cui i contagi sono tra i più alti in valore assoluto.

“Non escludo in Sicilia un lockdown come quello della scorsa primavera” ha detto ieri il Presidente della Regione Nello Musumeci.

“La zona rossa di oggi non è più la zona rossa della scorsa primavera, ma questo lo ha deciso il Governo nazionale. Noi siamo molto allarmati – ha continuato Musumeci – perché i siciliani non hanno capito la gravità del momento. E se il contagio non dovesse abbassarsi, alla fine del mese adotteremo ulteriori misure restrittive d’intesa con il Governo nazionale: non escludo si possa arrivare a un lockdown come quello della scorsa primavera”.