- Riaprono le scuole a Portopalo
- Ci sono solo due contagiati
- Le aveva chiuse perché i docenti sono di Comuni ad alto tasso di contagi
Il sindaco di Portopalo, Gaetano Montoneri, ha annunciato la riapertura delle scuole nel piccolo borgo marinaro a sud di Siracusa. La decisione di chiudere i cancelli degli istituti ricavati nei plessi di via Isonzo-via Carlo Alberto (materna ed elementare) e di via Tonnara (media) era stata motivata non dal numero di contagiati nel Comune, solo 3, ma dalla circostanza che i docenti provengono da territori in cui i contagi sono tra i più alti in valore assoluto.
Si riapre lunedì
Nelle ore scorse, lo stesso sindaco, nel corso di un suo video messaggio, ha fatto marcia indietro. “Lunedì 25 gennaio – dice il sindaco – riapriranno a Portopalo le scuole dell’infanzia, delle elementari e le classi della prima media. Sono due le persone positive al Covid19, tre quelle in isolamento fiduciario, quindi non c’è stata una impennata. Da qui la decisione di aprire le scuole, salvo complicazioni. Le entrate negli istituti saranno scaglionati nel rispetto della sicurezza”.
Il dato siciliano
Sono 1.230 i nuovi positivi al Covid in Sicilia, su 21.609 tamponi processati con una incidenza del 5,7%. L’isola non è più la prima regione per contagio e dopo il secondo posto di ieri scivola al quinto preceduta da Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Puglia
Le vittime sono state 28 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 3.129. Il totale dei positivi attivi è 46.898 con una incremento di 191 casi rispetto a ieri quando si era assistito a una diminuzione. I guariti, infatti, sono 1011. Negli ospedali i ricoveri sono 1.657, 17 in meno rispetto a ieri, dei quali 221 in terapia intensiva, 6 in più rispetto a ieri.
La distribuzione nelle province vede Palermo di nuovo in testa al contagio con 459 casi seguita da Catania con 248 e da Messina 127, Trapani 112, Caltanissetta 104, Siracusa 68, Agrigento 41, Ragusa 36, Enna 35.
Rischio lockdown
“Non escludo in Sicilia un lockdown come quello della scorsa primavera” ha detto ieri il Presidente della Regione Nello Musumeci.
“La zona rossa di oggi non è più la zona rossa della scorsa primavera, ma questo lo ha deciso il Governo nazionale. Noi siamo molto allarmati – ha continuato Musumeci – perché i siciliani non hanno capito la gravità del momento. E se il contagio non dovesse abbassarsi, alla fine del mese adotteremo ulteriori misure restrittive d’intesa con il Governo nazionale: non escludo si possa arrivare a un lockdown come quello della scorsa primavera”.
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