Ci sarebbero altri due infermieri positivi all’ospedale di Siracusa, al centro di una bufera giudiziaria culminata con l’acquisizione di atti e documenti da parte dei Nas che hanno compiuto un blitz anche al Trigona di Noto e negli uffici dell’Asp di Siracusa. La notizia dell’infezione è confermata da fonti infermieristiche e sindacali, le stesse, comunque, che, in tutto questo tempo, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, hanno sfornato numeri importanti sulla catena di contagi tra medici, infermieri, personale sanitario e pazienti nella struttura sanitaria del capoluogo. A causa del Covid19, sono stati chiusi i reparti di Geriatria, Medicina e Stroke unit e con il personale in quarantena ma nelle settimane precedenti il virus aveva colpito Cardiologia, il Pronto soccorso, ed Oncologia.
I pazienti affetti da cancro, per ragioni di sicurezza, sono stati trasferiti all’ospedale Di Maria di Avola. Tra i medici risultati positivi c’era pure il primario del Pronto soccorso, poi guarito come svelato in un messaggio su Facebook dal sindaco di Portopalo, Gaetano Montoneri. Tra i contagiati anche Marco Salvo, l’infermiere autore del video shock sulle condizioni di sicurezza dell’ospedale Umberto I di Siracusa finito nell’inchiesta della Procura dopo la denuncia presentata al palazzo di giustizia dall’Azienda sanitaria provinciale. Quel filmato ha fatto il giro dei social e dei media nazionali, suscitando molto scalpore. Di certo, a scuotere l’opinione pubblica è stato il blitz dei carabinieri. Una visita legata agli esposti presentati nei giorni scorsi sui percorsi dentro gli ospedali di Siracusa e Noto, tali da creare, secondo gli accusatori, promiscuità tra pazienti e sull’uso degli ascensori.
“Abbiamo acquisito documenti ed atti – ha detto il Procuratore di Siracusa, Sabrina Gambino – che ci serviranno per una valutazione tecnica ma siamo in una fase del lavoro per cui non possiamo svelare particolari”. Ma nei giorni scorsi, al palazzo di giustizia di Siracusa, sono arrivate altre denunce, due in particolare, relative ai decessi di pazienti avvenuti all’Umberto I di Siracusa. Inoltre, la Procura di Siracusa ha già un fascicolo aperto per omicidio colposo per la morte del direttore del Parco archeologico di Siracusa, Calogero Rizzuto, sulla cui sorte è stata istituita dalla Regione una commissione di inchiesta.
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