Paura al Museo archeologico Paolo Orsi di Siracusa dopo i decessi per COVID-19 del direttore del Parco archeologico di Siracusa, Calogero Rizzuto, e della sua collaboratrice, Silvana Ruggeri, ma nel conto va messo anche il ricovero in ospedale dell’ex direttrice del Museo. Eppure, come denunciato da sindacati, la Cisl questa mattina, e la Uil, nelle ore scorse, ci sono persone che lavorano nel sito, tra cui i custodi.
“Ci sono lavoratori costretti ancora oggi ad andare in ufficio e a mettere a repentaglio la vita nonostante non forniscano servizi essenziali per la cittadinanza. E’ il caso dei dipendenti dei Beni culturali della Regione. Mentre parchi e musei sono stati, infatti, chiusi al pubblico il personale è invece costretto a recarsi ogni giorno in sede senza alcun tipo di protezione. E proprio oggi una dipendente del “Paolo Orsi” di Siracusa ha perso la vita a causa del coronavirus”. Così Enzo Tango e Luca Crimi che guidano la Uil Fpl Sicilia.
“Silvana Ruggeri aveva 51 anni – dicono i sindacalisti della Uil – e per dedizione e correttezza è sempre stata un modello da imitare. Chiediamo, adesso, all’assessore Grasso quanti altri dipendenti devono perdere la vita prima di chiudere degli uffici che di certo non possono definirsi essenziali per i servizi che forniscono ai siciliani. Se musei, parchi, siti archeologici non sono più accessibili, nessuno deve entrare. Così come nelle Soprintendenze, negli uffici della protezione civile e uffici del lavoro. Serve prima di tutto sicurezza nei posti di lavoro, oggi l’Amministrazione e’ carente. Il governo regionale si confronti con questo sindacato per fare chiarezza e tutelare tutti i dipendenti che devono essere impiegati in “lavoro agile”.
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