“Non è possibile fare i tamponi a chi ha concluso la quarantena fiduciaria, per cui bisogna restare a casa”. Lo ha detto il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, rivolgendosi alle persone già rientrate a Noto dal Nord Italia che si sono prima registrate e poi messe in isolamento fiduciario per l’emergenza coronavirus.

“Purtroppo, per motivi strettamente tecnici – ha detto il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti – il laboratorio di Avola, che è stato accreditato per i tamponi, non può operare. L’Asp di Siracusa mi ha informato che il test necessita di un risultato immediato che al momento non è possibile avere. A questo punto, meglio aspettare qualche altro giorno quando le modalità per i tamponi saranno cambiate. Questo, però, non vuol dire che si può uscire, occorre restare nelle proprie abitazioni. Non bisogna mollare in questo momento, dobbiamo arrivare alla meta”.

Ma la questione dei tamponi è abbastanza complessa, specie dopo i problemi relativi alla mancanza di reagenti come del resto dichiarato dall’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza. Nelle scorse ore, il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha evidenziato che nel capoluogo non si possono compiere i tamponi per tale ragione ma ha assicurato che la Regione accrediterà altri laboratori privati per l’analisi dei test non appena sarà risolta la questione dei reagenti.

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