Emerge a Siracusa una prima spaccatura nel Pd sulla scelta del partito di candidare alle primarie del Centrosinistra Caterina Chinnici, la figlia del magistrato ucciso dalla mafia.
In una lettera, firmata da alcuni esponenti dell’area Dem, tra cui Marika Cirone Di Marco e Sofia Amoddio, quest’ultima ex parlamentare nazionale e moglie del segretario provinciale di Siracusa, Salvo Adorno (ma ci sono altri “iscritti e simpatizzanti” tra cui l’ex assessore di Siracusa, Giusy Genovesi, l’ex deputato regionale, Roberto De Benedictis, l’ex sindaco di Floridia, Orazio Scalorino) viene sconfessata la decisione degli organi regionali e nazionali di puntare su Caterina Chinnici.
I destinatari della lettera sono il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo ed il vicesegretario nazionale del Pd, Giuseppe Provenzano.
“Rispondere come si è fatto finora – si legge nella lettera – accontentandosi di dare la rappresentanza del centro sinistra, non lo chiamerei campo largo perché ancora una volta manca all’appello purtroppo la gamba di centro, a personalità autoreferenziali o simboliche (tali considero Fava, Chinnici, Antoci, Bartolo) di battaglie importanti e valoriali, capaci di parlare a segmenti elettorali ma non all’insieme dell’elettorato è un errore di visione che ci allontanerà ulteriormente da nostri riferimenti sociali oltre che raffredderà l’impegno di parte dei nostri gruppi dirigenti”.
L’analisi di Di Marco, sostenuta dagli altri esponenti del Pd, si fa dura nei confronti della Chinnici.
“Non capisco perché , forse solo per sfuggire – si legge nella lettera – al solito insopportabile malcostume interno di non riconoscersi come gruppo dirigente, si debba affidare a spalle gracili e modeste, come quelle ad esempio di Chinnici, di cui non si conoscono opinioni né tanto meno lavoro politico con i gruppi dirigenti: pure quello che potrebbe essere un valore aggiunto come donna è invisibile data la sua lontananza dalle battaglie delle siciliane e delle democratiche”.
“Non vedo prospettive ne’ stimoli a sostenere una campagna per le presidenziali degna di questo nome e tale da scrivere una pagina utile per la Regione. Se Letta questo non ha chiaro, bisognerebbe farglielo sapere : dia una mano a cercare una via conducente , non pensi solo agli equilibri romani” conclude la lettera.