Morta di Covid19 una donna, un’anziana di Portopalo, nel Siracusano, dopo aver contratto il virus in una struttura ma le brutte notizie per la sua famiglia non sono finite. Al termine dei tamponi, eseguiti con la modalità del drive in a spese del Comune del borgo marinaro, è risultato positivo il figlio della pensionata ma anche gli altri 4 che si sono sottoposti al test hanno scoperto di essere rimasti contagiati.

“Siamo riusciti in poco tempo – ha detto il sindaco di Portopalo di Capo Passero, Gaetano Montoneri – ad organizzare questi test per riservarli alle persone rimaste a stretto contatto con i positivi già acclarati. Tra questi, uno è legato alla donna deceduta, ma ce ne sono altri 4. Bisogna mantenere la calma, non fare allarmismo come purtroppo sto riscontrando da parte di qualcuno”.

A Palazzolo Acreide, Comune della zona montana del Siracusa, dai dati forniti dal sindaco, Salvatore Gallo, il numero dei positivi è di 23. Duro e sarcastico il commento del primo cittadino. “Continuiamo con le riunioni familiari e con i bacetti, e fra poco Palazzolo Acreide sarà zona rossa” avverte il capo dell’amministrazione comunale.

Secondo  quanto sostenuto dal sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, sono 104 le persone che hanno contratto il Covid19 nella città barocca ed anche lui predica prudenza e calma, invitando la popolazione a non salire sul carro dell’allarmismo.

Preoccupa la situazione a Floridia, nel Siracusano, per i contagi che hanno interessato alcune scuole. Monta l’apprensione tra la popolazione, per cui sono in tanti a chiedere di poter eseguire i tamponi allo scopo di arginare il Covid19 prima che si propaghi in modo pericoloso.

“E’ evidente il continuo propagarsi dell’infezione – dice il segretario del sindacato degli operatori sanitari – da coronavirus all’interno della popolazione floridiana e il costante incremento del numero dei contagi che si verifica nel territorio. Per cui, si chiede di allestire nel comune di Floridia dei drive-in per l’esecuzione di tamponi rapidi al personale della scuola, alunni e loro famiglie per una più precoce identificazione dei nuovi casi”.