“Sono risultato positivo al Covid19, per cui sono rimasto in isolamento ma, per fortuna l’esito del tampone molecolare ha dato esito negativo“.
Lo dice a BlogSicilia Dario Genovese, primario del reparto di Medicina Trasfusionale dell’ospedale Umberto I di Siracusa, dopo la notizia del suo contagio ma è lui stesso ad assicurare che l’incubo è finito, “per cui ci sarà la ripresa” aggiunge il medico, ammettendo che “per fortuna è andato tutto bene”.
Nelle settimane scorse, un altro medico dell’ospedale di Siracusa, Antonella Franco direttore del reparto Malattie Infettive dell’ospedale Umberto I di Siracusa era rimasta positiva al Covid19 dopo aver effettuato nei giorni scorsi a Palermo il vaccino.
“Sono risultata positiva al Covid ma rifarei il vaccino e farò il richiamo – spiegava la dottoressa Franco – che rappresenta l’unica grande opportunità che abbiamo per vincere questa battaglia. Se non l’avessi fatto il virus indisturbato mi avrebbe arrecato magari un danno irreversibile. Proprio il vaccino, che produce una proteina spike che aiuta a formare gli anticorpi anticoronavirus e blocca la progressione virulenta del virus, contribuirà a bloccare la replicazione virale e a contenere gli effetti patogeni del virus”.
Crescono, frattanto, i contagi nel Siracusano così come le preoccupazioni dei sindaci. Pochi minuti fa il capo dell’amministrazione di Noto, Corrado Bonfanti, ha chiuso le scuole dell’infanzia fino al 16 gennaio, nelle ore scorse il suo collega di Priolo, Pippo Gianni, ha ammesso che sarà pronto a chiedere la zona rossa se i positivi dovessero aumentare ancora. “”Se in questa settimana dovessero salire ancora i contagi – ha concluso il
Sindaco Gianni – firmerò un’ordinanza di chiusura di strade e piazze dove si verificano assembramenti e
chiederò che Priolo venga dichiarata zona rossa”.
I primi cittadini di Avola e Floridia hanno già disposto il divieto di stazionamento sulle strade e le piazza del paese ma pochi istanti fa il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, ha varato una mini zona rossa, firmando una ordinanza restrittiva.
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