• Salta il corteo del Gay Pride a Siracusa previsto per il 12 settembre
  • La decisione assunta dagli organizzatori per l’emergenza sanitaria
  • Impossibile adottare misure per garantire la sicurezza

Non ci sarà a Siracusa il 12 settembre il corteo dei Gay Pride a causa dell’emergenza sanitaria. Lo hanno deciso gli organizzatori che hanno dato appuntamento al prossimo anno. Per il Comitato del Siracusa Pride, viste “le attuali condizioni epidemiologiche e l’ impennata dei contagi da Covid19 non sarebbe possibile garantire adeguate misure di sicurezza per l’affluenza dei partecipanti”, inoltre “le iniziative alternative in forma statica snaturerebbero il significato”.

“Decisione sofferta”

“A malincuore – spiegano il presidente di Stonewall Siracusa, Alessandro Bottaro e la presidente di Arcigay Siracusa, Lucia Scala –  e con profondo dispiacere abbiamo deciso di non fare nessuna manifestazione che non contenga al suo interno il corteo, cuore delle identità di tutte le persone lgbt+ e fulcro vivo della storia, dai moti di Stonewall fino ai giorni nostri. Oggi più che mai, avremmo avuto bisogno di esprimere noi stessi, le nostre identità, le nostre famiglie. Avremmo dovuto dare forza al DDL Zan che rischia la morte in culla. Tutto questo avremmo dovuto fare, ma ci siamo arresi al nostro senso di responsabilità ed alle nostre coscienze consapevoli dei limiti che il periodo ci impone”.

Iniziative contro l’omofobia

I due leader del Movimento in difesa dei diritti della comunità Lgbt assicurano che saranno prese delle iniziative.

“Stiamo già lavorando a numerosi eventi, alcuni che sosterranno – dicono il presidente di Stonewall Siracusa, Alessandro Bottaro e la presidente di Arcigay Siracusa, Lucia Scala –  il dibattito a favore del DDL Zan, ed altri che ci traghetteranno Verso il Pride 2022, dove finalmente potremo scendere nuovamente nelle strade e nelle piazze con la nostra favolosa presenza ed i nostri meravigliosi arcobaleni a sei colori, a dispetto degli ignoranti e omofobi di turno”.

“Continueremo a lavorare rimanendo presenti sul territorio collaborando con tutte le associazioni del Comitato per assicurare la tutela dei diritti di tutti. Non riusciremo a colorare le strade nemmeno quest’anno ma la nostra voce continuerà a farsi sentire sempre più forte”.