“Una bimba di 10 mesi è risultata positiva al covid19“. Lo ha detto il sindaco di Avola, Luca Cannata, nel corso di una diretta Facebook per rivolgere gli auguri di Pasqua alla sua comunità ed invitarla a rispettare le misure del Governo nazionale. “Nessuno è immune al virus – ha spiegato il sindaco di Avola – e quanto sta accadendo alla bambina è drammatico. Stiamo cercando di dare aiuto alla famiglia ma soprattutto intendiamo ricostruite tutta la rete dei contatti per evitare il propagarsi del contagio”.
Ieri, un altro sindaco, in questo caso di Portopalo, Gaetano Montoneri, aveva denunciato una positività di un proprio concittadino al centro di una odissea. Infatti, come svelato dallo stesso primo cittadino, dopo essere stato ricoverato per una patologia il 13 marzo ed aver girovagato tra due ospedali ed una clinica, si è scoperto positivo. Ed i familiari dell’uomo, secondo quanto sostenuto dal sindaco, sono rimasti all’oscuro della degenza del congiunto per giorni e giorni.
Pure il sindaco di Canicattini Bagni, Marilena Miceli, ha denunciato la positività di una donna, anch’essa di Canicattini, ospite di una casa di cura ma rientrata dal ricovero in Geriatria, all’ospedale Umberto I di Siracusa. Un reparto che è stato tra i più toccati dal contagio come dimostra il numero di pazienti, medici, infermieri e personale sanitario indicato dalla Cisl Siracusa che ha reso pubblico un report sulla struttura sanitaria del capoluogo. E poche ore fa il Codacons Siracusa ha annunciato la volontà di costituirsi parte civile se le inchieste della Procura attorno all’ospedale dovessero convergere in un processo. Alla Procura, infine, è arrivato un esposto da parte di una famiglia il cui parente è morto nel reparto di Geriatria.
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