Il decreto sul Petrolchimico di Siracusa convince il presidente della Regione Renato Schifani e non solo. Il provvedimento è quello che lega il depuratore, al centro di inchieste, al Petrolchimico in modo che sia anch’esso sito strategico nazionale. “L’attenzione e la vigilanza del governo regionale sulla Lukoil e l’area industriale di Priolo sono state e sono sempre massime – ha detto Schifani -. Desidero ringraziare il ministro Adolfo Urso, il ministro Gilberto Pichetto Fratin e l’intero governo nazionale per aver affrontato la questione con prontezza e determinazione. Questo grazie al decreto ministeriale che riguarda gli stabilimenti Isab e che punta soprattutto alla tutela delle migliaia di posti di lavoro, delle attività produttive, della salute e dell’ambiente”.

Gli interventi necessari

Il provvedimento dispone misure di coordinamento a livello regionale rispetto agli interventi necessari a risolvere le questioni ambientali. Il riferimento è agli impianti di depurazione gestiti dalla società Ias spa a Priolo Gargallo e dalla Priolo Servizi a Melilli. “Proprio sulla questione del depuratore – aggiunge Schifani – il mio governo si è immediatamente attivato nominando qualche mese fa il magistrato Giovanni Ilarda, commissario liquidatore del Consorzio Asi Sicilia Orientale. Ha lavorato sempre in stretta collaborazione con il ministro Urso”.

Urso: “Giusto bilanciamento”

Il decreto firmato oggi con il ministro Pichetto – ha aggiunto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso – consente il bilanciamento tra esigenze industriali e occupazionali degli stabilimenti Isab di Priolo. Ma anche la relativa tutela ambientale, risolvendo una questione strategica per l’intera area industriale e quindi per la Sicilia. Così si fa politica industriale. Noi riteniamo la Sicilia fondamentale per lo sviluppo del nostro Paese nella sua proiezione mediterranea”.

“In tale contesto – aggiunge Urso – si inserisce la decisione del governo sul Ponte sullo Stretto, assolutamente strategica, così come quella che dovrebbe essere l’ordinaria amministrazione. Mi riferisco alla soluzione per i lavoratori di Almaviva che abbiamo predisposto, così come al rilancio del sito di Termini Imerese per il quale abbiamo convocato il tavolo con la Regione Siciliana per il 4 aprile, al fine di attivare le procedure per l’assegnazione. Abbiamo creato le condizioni per attrarre nuovi investitori, anche internazionali. Ora finalmente si può”.

Le decisioni

Il governo nazionale ha deciso col suo decreto di tutelare il Petrolchimico di Siracusa. Sito minacciato nei mesi scorsi dagli effetti delle sanzioni della guerra in Ucraina per via della presenza della russa Lukoil nella zona industriale, definendolo sito strategico di interesse nazionale. L’imminente compravendita delle due raffinerie Isab Lukoil da parte del fondo cipriota Goi Energy dovrebbe risolvere la questione russa. Per cui il nuovo proprietario potrà acquistare petrolio senza i limiti delle banche imposte a Lukoil a cui sono stati negati, dal marzo dello scorso anno, i crediti.

Stop mezzi a diesel e benzina dal 2035

Si pone, però, un altro problema dopo la decisione europea di vietare l’acquisto di mezzi con motori a diesel e benzina a partire dal 2035. In questo modo, il Petrolchimico ha gli anni contati. Eppure, in questo angolo della Sicilia orientale si produce carburante, pari al 22 per cento di quello usato in tutta Italia.

La questione Ias

Al netto della vicenda delle raffinerie Lukoil, la zona industriale è a rischio per un’altra vicenda. E’ quella connessa al sequestro del depuratore Ias di Priolo che raccoglie e tratta i fanghi delle imprese del Petrolchimico oltre ai reflui civili di Priolo e Melilli. L’impianto è al centro di una inchiesta giudiziaria per disastro ambientale della Procura, il gip ha sequestrato la struttura perché, secondo gli inquirenti, avrebbe causato l’inquinamento del mare. Il governo, nelle settimane scorse, ha emesso un decreto per legare il depuratore al Petrolchimico in modo che sia anch’esso sito strategico nazionale. Un salva Ias che, però, secondo un avvocato di Legambiente, Paolo Tuttoilmondo, rischia di creare un conflitto istituzionale, oltre al fatto che non la panacea di tutti i mali.

Pagana: “Bene decreto Isab, frutto della sinergia tra Roma e Palermo”

“Con la firma del decreto Isab, come ha dichiarato il ministro Urso, si contemperano esigenze industriali con quelle ambientali. È un lavoro di sinergia tra il governo Schifani e il governo nazionale. Desidero ringraziare il ministro Urso per aver sempre seguito questo dossier con impegno, dimostrando ancora una volta l’attenzione che il premier Giorgia Meloni avverte per la nostra Isola. Una sinergia che si è resa plastica nel Consiglio dei ministri che ieri ha destinato, su proposta del ministro Musumeci, ulteriori 23 milioni di euro per gli eventi alluvionali, e che prosegue su dossier importanti come quelli all’attenzione dei ministri Lollobrigida, Fitto e Sangiuliano”. Lo dichiara l’assessore regionale al Territorio e ambiente, Elena Pagana.

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