I carabinieri della Compagnia di Noto hanno rinvenuto in una grotta ben nascosta dalla vegetazione all’interno di una cava dismessa al confine tra Noto e Rosolini un cospicuo quantitativo di armi, munizioni, stupefacenti e bilancini di precisione abilmente occultati e custoditi in zaini e buste in cellophane.

Il sequestro

Sono stati sequestrati un fucile, tre pistole, di cui due provento di furto, e circa un centinaio di munizioni di vario calibro, due bilancini di precisione, circa 700 grammi di cocaina divisa in 6 panetti, 600 grammi di eroina divisa in 18 ovuli e circa un chilogrammo di hashish suddiviso in 9 panetti.

Armi dai Ris

Le armi sequestrate, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, verranno inviate al Ris di Messina per gli accertamenti di laboratorio finalizzati a comprendere se siano state utilizzate per il compimento di attività delittuose sul territorio nazionale.

“Ulteriori servizi di controllo straordinario sono in programma nelle prossime settimane con il chiaro obiettivo di contrastare il traffico di sostanze stupefacenti e l’illecita circolazione di armi che costituisce un pericolo per la collettività” spiegano i carabinieri.

Le indagini

Non è il primo rinvenimento di armi dei carabinieri all’interno di una grotta. Nei mesi scorsi, nel territorio a ridosso di Noto furono rintracciati una pistola con matricola abrasa, un fucile modificato e vario munizionamento.

Omicidio del minore

E’ ipotizzabile che questa scoperta dei carabinieri sia legata alle indagini con l’agguato a Noto costato la vita a Paolo Mirabile, il 17enne centrato alla testa da un colpo di pistola mentre si trovava in macchina in compagnia di familiari. Per questo delitto è stato arrestato un uomo, appartenente alla comunità nomade di Noto, che, nel corso dell’interrogatorio davanti al gip del Tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, ha ammesso di aver sparato ma non con l’intenzione di uccidere.

 

L’intimidazione ai carabinieri

I militari, in merito al delitto, hanno indagini in corso per svelare se vi sono altre persone coinvolte , di certo la loro attività non è piaciuta negli ambienti criminali, al punto che, dopo l’arresto del presunto killer, l’ingresso della caserma della Compagnia di Noto è stata data alle fiamme.

 

 

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